HomeArchitetturaSnøhetta progetta la biblioteca del futuro a Pechino

Snøhetta progetta la biblioteca del futuro a Pechino

-

 

Sarà lo studio norvegese Snøhetta a firmare la nuova Sub-Centre Library di Pechino, che sarà completata entro la fine del 2022 e genererà uno spazio contemporaneo dedicato all’apprendimento e alla condivisione delle conoscenze, oltre a celebrare la ricchezza culturale di Pechino e della Cina in generale.

Gli architetti hanno lavorato con l’obiettivo di stabilire nuovi standard per la progettazione sostenibile delle biblioteche, puntando su tecnologia, smart design e risorse locali.

© Plomp

Al centro della biblioteca si trova un grande spazio comune aperto, caratterizzato da un “paesaggio di lettura” scolpito e dalla vocazione all’incontro delle persone, come se ci si trovasse in una sorta di anfiteatro; simili spazi aperti progettati per promuovere l’interazione e lo scambio di conoscenze si trovano in diversi punti dell’intero edificio.

Grazie alla facciata altamente trasparente dell’edificio, inoltre, la biblioteca rivela sé stessa e le sue attività interne ai passanti, invitandoli a entrare, e lo spazio centrale forma la spina dorsale della biblioteca e il principale canale di collegamento con tutte le aree.

Un serie di colonne sostiene il tetto, come un baldacchino simile a una foresta di ginkgo; ogni colonna è anche un componente tecnologico dell’edificio, che contribuisce al controllo del clima, all’illuminazione, al comfort acustico e allo smaltimento dell’acqua piovana.

Alcuni gradini posti tra le “colonne-albero” invitano le persone a sedersi e a fare una pausa in qualsiasi momento del loro viaggio attraverso l’edificio; esistono poi aree esperienziali dedicate alla lettura privata, pur rimanendo sempre connessi con la grande zona comune.

© Plomp

Il tetto ha elementi costruttivi fotovoltaici integrati (BIPV) che sostituiscono i materiali convenzionali, capaci di utilizzare l’esposizione primaria del tetto alla luce del sole per la produzione di energia rinnovabile; un’apposita sporgenza serve poi a ridurre l’irraggiamento solare.

L’altezza del vetro è stata ridotta sulle pareti rivolte a est e a ovest, così come è avvenuta l’aggiunta di un dispositivo attivo di schermatura solare rivolto verso la facciata sud e ovest; il vetro stesso appartiene a un’unità di vetro isolato con prestazioni Low-E.

Tutti i materiali principali per la costruzione sono stati acquistati localmente, e l’uso di componenti modulari con una griglia strutturale razionalizzata è servito per ridurre la necessità di personalizzazione sia per le colonne che per il tetto.

La costruzione della biblioteca è iniziata nel 2020 e da allora il tetto è stato messo in opera e l’alta copertura in vetro, fino a 16 metri, è attualmente in fase di installazione. Al completamento, questo sarà il primo progetto cinese che comprenda una facciata in vetro autoportante.