HomeArchitetturaThe Silver Lining House, una casa d’arte e sperimentazione a San Francisco

The Silver Lining House, una casa d’arte e sperimentazione a San Francisco

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Nata dalla collaborazione e dall’amicizia tra lo studio Mork-Ulnes Architects e i proprietari, che hanno lavorato insieme al fotografo d’architettura Bruce Damonte e alla designer d’interni Alison Damonte, la Silver Lining House, a tre piani, è stata progettata nel quartiere di Bernal Heights a San Francisco per fungere da vetrina per la notevole collezione di mobili e opere d’arte dei suoi occupanti, oltre che da laboratorio per il loro lavoro.

La casa originale in legno del 1908, costruita per un conciatetti e la sua famiglia di cinque persone, era a un solo piano con un tetto a bassa inclinazione e spiccava tra i tradizionali tetti a due piani a capanna che fiancheggiano la ripida strada di San Francisco. Mork-Ulnes ha proposto una nuova struttura con proporzioni, scala e masse esterne che prendono spunto dagli edifici vicini, evocati anche dal rivestimento esterno in cedro. Così, la precedente casa vittoriana è stata sostituita da una casa moderna che si integra armoniosamente con il paesaggio stradale di San Francisco.

La nuova casa reinterpreta gli elementi del design vittoriano con caratteristiche moderne: pur replicando le forme del tetto, il portale d’ingresso e la massa delle case vittoriane, si distacca dalla tradizione con una facciata dipinta di nero e finestre a nastro che collegano visivamente l’interno al quartiere. Il volume della casa è assolutamente moderno; astratto e semplificato, è un grande oggetto geometrico che lascia intendere il linguaggio architettonico e la collezione di oggetti all’interno.

L’abitazione comprende anche un salotto musicale ispirato al mondo della discoteca, uno studio fotografico e una grande sala sull’attico che si apre su un panorama di San Francisco e del suo quartiere vittoriano. Una scala centrale curva e scolpita permette alla luce proveniente dal lucernario del terzo piano di incanalarsi e rifrangersi fino al piano terra, con lamelle cromate semilucide che fanno rimbalzare riflessi specchiati intorno alla tromba delle scale, per simulare l’esperienza di camminare attraverso una palla da discoteca.

Le texture a coste si ripetono in tutto il progetto, tra lamelle a specchio e piastrelle in resina personalizzate. Lo specchio è utilizzato in elementi ludici come la palla da discoteca nera, ma anche per creare effetti spaziali e luminosi con le doghe delle scale, sotto i mobili della cucina che sembrano fluttuare, sul soffitto della toilette e su una capsula rivestita nella sala grande.

Anche l’architettura degli interni si basa sugli oggetti. Mork-Ulnes ha impostato la scena formale e volumetrica con un’organizzazione di oggetti semplificati, consentendo ad Alison Damonte di dotarli di materiali e finiture in linea con la sua visione degli interni.

I proprietari hanno optato per una pianta capovolta, con il livello più basso che offre privacy alla suite principale e a un piccolo giardino incassato; il secondo livello contiene l’ingresso, la camera degli ospiti e stanze più intime per l’intrattenimento e il tempo libero; il nuovo spazio abitativo e la cucina dell’attico al terzo piano offrono la massima trasparenza, con viste lontane sulla Noe Valley e su Twin Peaks e più ravvicinate sulle case vicine e su Bernal Hill.

Offrendo un convincente contrappunto alla sobrietà e al rigore dell’architettura, ogni stanza della casa offre un’esperienza tattile e vibrante di colori, arredi e arte. Gli oggetti rivestiti di texture, motivi e materiali riflettono lo spirito creativo collettivo dei proprietari. Le finiture e gli arredi sono eccentrici, tattili e colorati e completano la collezione dei proprietari di artisti emergenti e affermati e di mobili Art Déco, Mid-Century italiani, scandinavi, postmoderni e contemporanei.

Infine, la casa è costruita all’insegna della sostenibilità, con oltre il 65% della struttura muraria verticale originale conservata e riutilizzata. Le pareti vetrate apribili al piano superiore consentono una ventilazione trasversale completa e il vuoto della scala centrale funge da camino che fa circolare l’aria in tutto l’edificio. Le schermature solari esterne azionabili forniscono un riparo dall’esposizione soleggiata a sud della casa. La casa è poi dotata di pannelli solari sul tetto che forniscono energia elettrica all’abitazione, alimentano una batteria a muro con energia da utilizzare durante le ore di picco e restituiscono energia alla rete quando non viene utilizzata. Il progetto è anche dotato di finestre ad alta efficienza energetica e di elettrodomestici a bassa emissione di energia.