HomeArchitetturaTorre Littoria a Torino, il progetto residenziale di Benedetto Camerana

Torre Littoria a Torino, il progetto residenziale di Benedetto Camerana

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La Torre Littoria costruita nel 1934 è uno dei simboli urbani di Torino: fondata sui principi del razionalismo, con 19 piani e 87 metri di altezza, fu il primo edificio italiano ad essere realizzato con struttura portante metallica elettrosaldata.

Proprio qui Benedetto Camerana (Camerana&Partners) ha appena concluso per Reale Immobili il restyling di diversi appartamenti: 10 nuovi appartamenti, simplex e duplex, che ne confermano la vocazione originaria residenziale di lusso.

Il centro barocco di Torino in cui è collocata la Torre è il vero protagonista del suo progetto che valorizza l’affaccio a 360° sulla città e porta all’interno degli appartamenti il paesaggio attraverso l’utilizzo di superfici vetrate e riflettenti, moltiplicate dall’eliminazione delle pareti interne e l’apertura di una grande zona giorno open space.

Gli equilibrati interni sono animati da un gioco di riflessioni sulle superfici interne vetrate, lucide o specchianti, che moltiplicano e sovrappongono le vedute degli edifici simbolo di Torino generando una sorta di caleidoscopio barocco; un gioco che ha il suo apice scenico nella bolla vetrata della cucina, volume cilindroide che si ispira alle installazioni riflettenti di Dan Graham.

La cucina è un epicentro funzionale e scenografico intorno al quale ruota la zona giorno, un vero e proprio allestimento per lo showcooking e la teatralizzazione del rapporto tra chi invita e gli ospiti, anche grazie a pareti trasparenti scorrevoli che ne garantiscono la massima apertura o la chiusura funzionale.

Per le partizioni opache è stata invece scelta la neutralità del grigio, scuro per i soffitti e chiaro per le pareti, in grado di restituire le variazioni cromatiche e luministiche del cielo e fungere da sfondo per la successione di finestre-quadro sulla città.

Gli 11 appartamenti trasformati sfruttano al meglio i limiti fisici della torre differenziandosi al loro interno: si va da quelli più essenziali per i piani 4, 5, 6 e 9, dai grandi spazi affacciati sul centro di Torino, ai lussuosi alloggi simplex e duplex dei piani superiori.

I duplex ai piani 7-8 e 10-11 sono composti da un piano notte con tre camere, di cui una padronale con bagno, palestra e sauna, e un piano giorno collegato a ampi terrazzi, rispettivamente con affaccio sulla scena del Theatrum Sabaudiae, piazza Castello e le icone della città barocca e sulle Alpi e la zona Sud di Torino; gli interni sono collegati da scale elicoidali in acciaio e rovere progettate con la ditta Fontanot.

Ai piani 14, 15 e 18 gli appartamenti sono dotati di vista panoramica e bolla cucina vetrata; alla sommità della torre, tra il piano 19 e il nuovo piano 20, ricavato nell’ex locale impianti e nell’area esterna, si sviluppa un duplex dotato di terrazzo con vista spettacolare sul quale si affacciano una camera con bagno e una mini cucina apribile e accessibile anche dall’esterno.

Tutti gli appartamenti di Torre Littoria offrono una dotazione impiantistica di altissimo livello che garantisce l’isolamento acustico dall’esterno e un comfort termo-igrometrico molto elevato, attrezzature avanzate di domotica e un progetto illuminotecnico con led multicolor programmabili.

Gli impianti tecnologici sono a scomparsa e gli arredi sono stati studiati su misura, insieme a oggetti e rivestimenti, per ottimizzare e valorizzare gli spazi dei diversi ambienti, coinvolgendo artigiani del territorio e affermate aziende italiane, tra cui Cogno, Garofoli, Graniti Fiandre, Irinox, Mcd, Miserere, Rostagno e la torinese Ilti Luce, con cui è stata sviluppata una lampada da tavolo sospesa con calandratura a doppia curvatura a partire dal modello Lexus.

Le cucine sono infine dotate di cantinetta integrata e abbattitore domestico e sono collegate alla zona giorno tramite pareti trasparenti scorrevoli, per garantirne la massima apertura o la chiusura funzionale.

Conclude l’architetto Camerana:

Il progetto dei nuovi appartamenti rielabora i temi che avevano già ispirato la ristrutturazione del piano 13 della Torre Littoria che nel 2003 ho trasformato nella mia abitazione, un luogo di elaborazione e di esposizione dei miei progetti per la città. Tra le suggestioni alla base del progetto ci sono molte mie memorie personali, come il primo volo in aereo, a New York, con l’atterraggio su Torino proprio sopra piazza Castello, le modernità del Jumbo jet, con la scala elicoidale interna e le superfici in poliestere, e le sinuosità di Saarinen all’arrivo al terminal TWA, ma soprattutto le impronte progettuali del passato e le visioni del Theatrum Sabaudiae, un progetto di marketing urbano antelitteram voluto da Carlo Emanuele II di Savoia nel 1682 e stampato ad Amsterdam per presentare alle Corti Europee la città di Torino in 145 vedute a volo d’uccello.