A Milano, in un palazzo costruito all’inizio del Novecento nel quartiere di Porta Venezia, studio wok ha ristrutturato Walnut Flat, l’appartamento di una coppia che vive all’estero e cercava un pied-à-terre in città contemporaneo e al tempo stesso con una storia da raccontare.
La prima mossa è stata quella di liberare la pianta della casa da tutte le pareti interne, trasformando lo spazio abitato in un unico ambiente fluido che intercetta la luce di tutte le finestre esposte in direzioni diverse.
Per preservare la traccia della casa originaria e creare una griglia che identifica i diversi ambienti dell’appartamento, a soffitto è stato inserito un sistema di ribassamenti che ricalca il sedime dei vecchi muri e a pavimento è stato restaurato e completato il parquet originario a spina di pesce.
Inoltre, due volumi scultorei in legno bifacciali, in essenza noce canaletto, frazionano lo spazio, delimitano le zone funzionali mentre un sistema di porte scorrevoli integrato permette di separare le stanze.
Il primo accoglie un armadio verso la camera matrimoniale e si presenta in tutta la sua tridimensionalità verso il soggiorno ospitando una libreria; il secondo, oltre a contenere alcuni impianti, armadi e delle mensole verso l’ingresso, accompagna lo sguardo verso la zona giorno grazie ad un pattern grafico a crocini che funge da sistema espositivo flessibile.
Infine, l’ultimo scenario è la grande parete abitata che ospita la cucina, gli armadi e un letto a ribalta che, all’occorrenza, trasforma lo studio in una camera da letto per gli ospiti; all’interno di questo volume neutro emerge il grande inserto in marmo verde Guatemala che caratterizza proprio la cucina.
Walnut Flat si configura così come un ensemble di spazi flessibili che riprendono l’autentico stile liberty milanese.
