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Elio Fiorucci: una storia di Moda, Arte e Design

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Elio Fiorucci è stato una figura iconica nel mondo della moda, dell’arte e del design di prodotto, un vero e proprio visionario che ha saputo fondere questi mondi in modo innovativo e coinvolgente. Nato a Milano nel 1935, Elio Fiorucci ha iniziato la sua carriera nel negozio di scarpe del padre. La sua creatività lo ha portato ben presto a sperimentare nuovi materiali e avvicinarsi al mondo del design, anticipando le tendenze giovanili e rivoluzionando il concetto di abbigliamento.

© Andrea Boni

L’incontro tra moda e arte

Fiorucci è stato uno dei primi a capire che la moda poteva essere molto più di un semplice prodotto da indossare. Le sue creazioni erano vere e proprie opere d’arte, caratterizzate da colori vivaci, stampe originali e un’estetica pop che lo hanno reso inconfondibile.

Negli anni ’70, Fiorucci aprì i suoi famosi concept store a Milano, Londra e New York, luoghi di ritrovo per la gioventù e per gli amanti della moda. Questi negozi non erano semplici punti vendita, ma anche esperienze immersive, dove si poteva acquistare abbigliamento, ascoltare musica, partecipare ad eventi e ammirare opere d’arte.

© Andrea Boni

Fiorucci ha collaborato con alcuni tra i più grandi artisti del suo tempo, come Andy Warhol e Keith Haring, che hanno realizzato opere esclusive per i suoi negozi. Le sue creazioni sono state indossate da icone pop come Madonna, contribuendo a diffondere il suo stile in tutto il mondo.

© Andrea Boni

L’eredità di Elio Fiorucci è ancora oggi molto viva. Il suo approccio innovativo al mondo fashion ha influenzato generazioni di designer e ha contribuito a rendere la moda italiana un punto di riferimento a livello internazionale.

© Andrea Boni

Mostra Elio Fiorucci – Triennale di Milano

Da non perdere l’esposizione, curata da Judith Clark e allestita da Fabio Cherstich, alla Triennale di Milano, visitabile fino al 16 marzo 2025, per sperimentare un’immersione completa nel mondo di Fiorucci. La mostra ripercorre cronologicamente la vita e la carriera di Fiorucci, presentando un’ampia selezione di opere, schizzi, fotografie e oggetti che hanno fatto la storia del suo marchio. Dalle prime creazioni agli iconici negozi di New York e Milano, fino alle collaborazioni con artisti di calibro internazionale.

© Andrea Boni

L’allestimento della mostra ricrea l’atmosfera dei negozi Fiorucci e invita i visitatori a immergersi in un’esperienza multisensoriale, fatta di luci colorate, musica, installazioni interattive con le registrazioni audio di Elio Fiorucci.

© Andrea Boni

Abbiamo trovato particolarmente interessante il progetto “Fiorucci DXing”, la ricerca eseguita dall’azienda tra il 1976 e il 1981. Lo studio, guidato da Giannino Malossi, era dedicato all’osservazione e alla previsione dei cambiamenti culturali, sociali e stilistici analizzando il periodo tra il 1945 e il 1980.

© Andrea Boni

Il progetto si concentrava sulla ricerca visiva e sonora, esplorando le connessioni tra moda, arte, musica e cultura giovanile. I risultati delle ricerche del DXing influenzarono direttamente le collezioni e le comunicazioni di Fiorucci, contribuendo a mantenere il marchio all’avanguardia.