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La scultura contemporanea è protagonista a Milano

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Abbiamo partecipato alla settima edizione di Milano Scultura, che si è svolta dal 20 al 22 ottobre presso la Fabbrica del Vapore di Milano.

Con un parterre di circa 50 tra artisti e gallerie, l’unica fiera italiana dedicata unicamente alle arti plastiche da un lato rimarca la sua identità ibrida, tra fiera d’arte ed evento espositivo, dall’altro affonda sempre più le sue radici nel capoluogo lombardo attraverso una serie di iniziative che rendono più stretto il rapporto con la città.

© Andrea Boni – Artista: Jorgelina Alessandrelli

La rassegna, sotto la direzione di Ilaria Centola e con la curatela di Valerio Dehò, è organizzata con il patrocinio del Comune di Milano e si propone come hub culturale, non solo per artisti e gallerie ma anche per un pubblico più eterogeneo che può avvicinarsi alla scultura attraverso una manifestazione aperta a tutti.

© Andrea Boni – Artista: AFRAN

Milano Scultura è una manifestazione d’arte che si sviluppa con la città e per la città aprendo le porte ad un’aria nuova, in senso metaforico e non. La fiera diventa uno strumento per presentare un settore – quello della scultura – sempre in evoluzione che spesso si apre ad ambiti diversi ma contigui, si pensi all’arte pubblica o all’urbanistica, attraverso collaborazioni e connessioni sempre nuove: scultura non è solo decorazione, ma anche una forma d’arte che entra in rapporto diretto con la vita dei cittadini” dichiara la direttrice Ilaria Centola.

© Andrea Boni – Artista: Cristiano Alviti

Installazioni, performance e mostre personali sono state allestite sia all’interno degli spazi del locale Ex Cisterne che negli ambienti esterni con sculture di grandi dimensioni che fanno da cornice e accompagnano l’ingresso del pubblico.

© Andrea Boni – Artista: Sedicente Moradi

Lo sforzo di Milano Scultura – dichiara il curatore Valerio Dehò – è quello di allargare le competenze dei linguaggi e di far dialogare il pubblico con opere che difficilmente possono essere viste e confrontate assieme.”

All’interno, oltre alle proposte di artisti e gallerie che ci hanno aperto le loro “porte”, trovano spazio due mostre personali: Ritratti immaginari di Henri Beaufour e Trasparenze di Quirino Cipolla che si confrontano sulla figura umana e su una visione esistenziale della rappresentazione. Quirino Cipolla, artista romano, porta alla Fabbrica del Vapore un progetto che racconta di un viaggio in un mondo di presenze evanescenti e sensibili alla luce fino a scomparire.

© Andrea Boni – Artista: Quirino Cipolla

Henri Beaufour, francese ma toscano d’adozione, porta invece in primo piano la sua predilezione per il volto umano, per l’introspezione psicologica: anche se in alcuni casi l’artista si ispira a persone realmente incontrate, si tratta più spesso di invenzioni, di un lavoro in cui l’immaginazione definisce una nuova realtà.

© Andrea Boni – Artista: Henri Beaufour

Non manca infine anche quest’anno l’attenzione verso gli studenti di scultura: sono i giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Urbino a presentare il proprio lavoro e ad avere l’opportunità di confrontarsi con il mondo dell’arte e del mercato in particolare.