Ottavio Di Blasi racconta la mostra dedicata a Angelo Mangiarotti in Triennale

 

Ci troviamo negli spazi della Galleria della Triennale di Milano che ospita l’esposizione “Angelo Mangiarotti. Quando le strutture prendono forma” curata da Ottavio Di Blasi & Partners, realizzata in collaborazione con la Fondazione Angelo Mangiarotti e con la partecipazione di Renzo Piano.

Il percorso espositivo, visitabile fino al 23 aprile, rappresenta una retrospettiva sulla figura dell’Architetto milanese che ripercorre oltre 60 anni di attività attraverso la selezione di opere, disegni, materiali ed oggetti, molti dei quali mai esposti prima.

© Andrea Boni

L’architetto Ottavio Di Blasi ci ha introdotti nel percorso espositivo e ci ha spiegato quali sono stati i criteri di scelta dei materiali e il metodo di lavoro utilizzato nel progetto.

Nella video intervista, gli abbiamo chiesto come è nata l’idea di allestimento della mostra e quali sono stati i processi di creazione e realizzazione del percorso espositivo.

La mostra si estende su una superficie di circa 660 mq ed è racchiusa all’interno di pareti in legno: al centro dello spazio sono posizionati grandi tavoli.

© Andrea Boni

La composizione degli spazi segue un concetto molto chiaro, cioè l’accumulo degli oggetti presentati sui tavoli e disseminati negli ambienti: sculture, poltrone, oggetti in vetro e in marmo si mescolano ai prototipi e ai modelli degli edifici. La composizione della mostra gioca in modo efficace sulle differenze di scala mentre le grandi immagini alle pareti ci danno una percezione di scala ancora più grande, raffigurando l’architettura.

Ed è proprio attraverso questi salti di scala che Ottavio di Blasi riesce a raccontare le opere di Angelo Mangiarotti.

© Andrea Boni

Citando le sue parole, ”Angelo Mangiarotti è stato un architetto completo, un costruttore che trattava con la stessa attenzione il progetto di un tavolo come quello di un capannone industriale”.

Ed in effetti la mostra rende omaggio in modo completo e unico  alle opere del grande maestro, uno tra i più poliedrici ed innovativi architetti del Novecento.