Pensata per la prima volta nel 2018 nel contesto di Arte Sella, la monumentale opera Kodama firmata da Kengo Kuma è diventata nel tempo ispirazione per il mondo dell’arredo. Oggi il maestro giapponese dell’architettura torna su questo tema con la sua prima texture per Albed e replica il suo gioco di incastri perfetti su vetro per costruire un pattern unico nel passaggio da tridimensionale a bidimensionale.

Il concept progettuale di Kodama – declinato e sviluppato nel legno, marmo, metallo e altri materiali – si evolve per farsi racconto visivo su vetro serigrafato con cui realizzare pannelli porta da poter applicare a qualsiasi collezione a catalogo dell’azienda milanese. L’architettura diventa decorazione, la scultura diventa disegno, la ricerca formale diventa una trama da replicare all’infinito.

A Kodama si aggiunge Komorebi (la luce che penetra tra le foglie degli alberi), la seconda trama che reclama sempre un’attinenza alla foresta e allude attraverso un ideogramma al rapporto tra uomo e natura. Qui il segno grafico, tracciato a mano, offre ancora una volta una matrice ripetuta ed è personalizzabile nelle diverse nuance del bianco, grigio e nero, applicabile a vetri extra lucidi, acidati o opachi, fumè o dal prezioso effetto bronzo.
Nuova integrazione al catalogo finiture Albed, Kodama e Komorebi sono disponibili per comporre le soluzioni su misura Albed: porte a battente, a scomparsa, scorrevoli, a soffietto, pareti divisorie e cabine armadio, dedicate all’ampia gamma di progetti interior affrontati dal brand nel mondo residenziale, hospitality e ufficio.