Si chiama Apollo 9 la nuova lampada da tavolo disegnata da Romani Saccani Architetti Associati per Multiforme come oggetto di design ricaricabile e portatile in cui pochi elementi dalle forme essenziali si combinano per dare vita a una creatura aliena eppur familiare.
L’immagine di un’astronave lanciata alla conquista dello spazio fonde infatti l’estetica futuristica dell’immaginario space age novecentesco con il post-modernismo del collettivo Memphis, creando un oggetto luminoso dalla forte identità, radicata nella storia del design e proiettata verso il futuro.
Caratterizzano questa collezione le tre gambe cilindriche in vetro di Murano massiccio, disponibili in diverse texture di lavorazione artigianale del vetro (rigamenà o rigadin). La capsula del paralume, soffiata artigianalmente dagli artigiani del vetro di Murano, richiama la superficie lunare con le sue bollicine irregolari intrappolate nelle trasparenze del vetro. Disponibile in una gamma di tonalità e accostamenti inediti, la lampada offre inoltre una varietà di combinazioni suggestive tra cui scegliere.
Il tutto fa poi perno attorno al proiettore led, anima tecnologica del progetto. Un cilindro al centro della cupola nel quale sono ospitate anche la batteria ricaricabile, l’elettronica per l’accensione dimmer-touch e l’attacco USB per la ricarica. Anche per la parte strutturale sono disponibili diverse finiture: nickel nero, cromo, rame e ottone.
Scegliere la lampada Apollo 9 significa quindi arricchire il proprio spazio puntando su design e artigianalità, cultura pop e know-how tecnologico, per illuminare anche i propri sogni.