HomeDesignBologna Design Week 2018, il direttore generale Enrico Maria Pastorello racconta le...

Bologna Design Week 2018, il direttore generale Enrico Maria Pastorello racconta le novità

-

L’apertura di Cersaie è sempre più vicina e Bologna si prepara ad accogliere professionisti e visitatori nel corso di una settimana vivacissima per tutto il tessuto urbano. Non a caso, la quarta edizione della Bologna Design Week (da martedì 25 a sabato 29 settembre) propone un programma mai così ricco: 150 partecipanti, più di 100 eventi tra mostre, workshop, design talk, proiezioni, visite guidate e allestimenti all’interno di palazzi storici, musei, università, accademie, gallerie d’arte, teatri, case private e showroom.

Un calendario che mira a coinvolgere l’intero centro storico e a potenziare la rete di visibilità e creatività generata da Cersaie, tramite i numerosi eventi annunciati sul sito www.bolognadesignweek.com, dal quale è possibile scaricare gratuitamente l’app BDW18 con la mappa interattiva e il calendario eventi day by day.

Per saperne di più abbiamo fatto alcune domande a Enrico Maria Pastorello, direttore generale di Bologna Design Week.

 

Quali sono le novità che caratterizzano la Bologna Design Week 2018?

“Con questa edizione della Bologna Design Week, che è la quarta, vogliamo innanzitutto proseguire nel nostro intento di innestare la cultura e il format tipici del Fuorisalone milanese sulla città di Bologna: ciò significa fare sì che tutti gli operatori del progetto, i creativi, gli studi di progettazione, l’universo retail vedano questo appuntamento come fondamentale per potersi presentare al meglio durante la settimana del Cersaie, fiera importantissima per il tessuto urbano dato l’alto numero di visitatori (oltre 100 000), anche stranieri.

Quest’anno in particolare abbiamo ottenuto una grande adesione, al di là delle nostre aspettative: oltre 150 partecipanti alla Bologna Design Week tra negozi, showroom, studi e aziende che animeranno la settimana attraverso gli eventi che organizzeranno nei loro spazi. Per mercoledì 26 settembre è prevista poi la Design Night, la serata dedicata alla celebrazione del pubblico del Cersaie. 

Ancora, abbiamo attivato il nostro headquarter presso Palazzo Isolani, che rappresenta una sintesi del processo di co-progettazione da noi innescato; in questa sede ospiteremo aziende icone del design internazionale come Arper, Vitra e Dada (solo per citarne alcune) e abbiamo attivato una serie di sinergie: ad esempio, le cantine di Palazzo Isolani verranno allestite per creare un’area talk dove ogni giorno si svolgeranno una serie di incontri, speech, tavole rotonde, al fine di riflettere su contenuti legati all’architettura e al design.

A questo proposito, l’area talk inaugura martedì con la mostra promossa dall’Ordine degli Architetti di Bologna Architetture Aperte e nei giorni successivi ospiterà creativi di alto livello, uno per tutti Daniele Lago. Infine, nel cortile si troverà un’area lounge dove i visitatori potranno godere al meglio delle serate bolognesi, che noi vogliamo rilanciare come dimostra il fatto che tutti i nostri eventi si svolgono nella fascia oraria compresa tra le 16 e le 24.”

 

Il progetto di quest’anno è di integrare e valorizzare tutte le eccellenze del territorio, non solo il design ma anche la moda e il cibo: come lo realizzerete concretamente?

“Partiamo dal presupposto che ci sono più di quaranta Design Week in tutto il mondo, ciascuna delle quali si distingue per il tessuto industriale e territoriale in cui si svolge. A Bologna e in Emilia Romagna le peculiarità locali sono costituite per esempio dal distretto ceramico compreso tra Sassuolo, Imola e Faenza, oltre che dalle eccellenze legate al food e alla moda, ma anche alle macchine automatiche e ai motori. Ne consegue che la parola design in questo caso deve essere interpretata in senso trasversale: noi proponiamo di raccontare all’interno della nostra piattaforma www.bolognadesignweek.com  tutte quelle iniziative che possiedono una progettualità definita e in evoluzione. Promuoviamo dunque una cultura ampia del progetto, non legata soltanto all’architettura e al prodotto, ma anche al pensiero creativo e al processo di realizzazione. La nostra call, lanciata il 24 aprile scorso, è stata indirizzata a tutte le categorie che hanno a che fare con la progettualità creativa, perché possano sfruttare al meglio la vetrina internazionale costituita dalla settimana di Cersaie.”

 

Quali sono infine gli obiettivi principali che proponete di centrare durante questa edizione della Bologna Design Week?

“L’obiettivo principale è naturalmente far crescere sempre di più questo format a Bologna, innestare e coltivare anche qui il germe del Fuorisalone milanese; vogliamo inoltre creare contenuti e renderli fruibili a un pubblico eterogeneo (tanto che la Bologna Design Week si protrae oltre il tempo della fiera, fino al 29 settembre) al fine di promuovere la cultura del design a 360 gradi.”