L’unicità del design italiano è un valore riconosciuto in tutto il mondo, che dal 2017 viene celebrato a livello internazionale tramite l’Italian Design Day (IDD), la rassegna tematica annuale lanciata dal Ministero per gli Affari Esteri e per la Cooperazione Internazionale Farnesina, con un ricco palinsesto di eventi realizzati attraverso la rete di Ambasciate, Consolati e Istituti di Cultura all’estero.
Ogni anno, inoltre, vengono nominati 100 testimonial tra designer, imprenditori, architetti, docenti per raccontare il design italiano attraverso esposizioni, conferenze, tavole rotonde organizzate in 100 città del mondo.
In particolare, la quarta edizione dell’Italian Design Day (IDD) previsto per la scorsa primavera si è svolta per tutto il mese di novembre con una fitta agenda di incontri offline e online in varie città tra cui Tokyo, dove è coincisa con il Festival Italia, amore mio! organizzato nella capitale nipponica dalla Camera di Commercio Italiana in Giappone.
Il tema dell’Italian Design Day 2020 è “Disegnare il futuro. Sviluppo, innovazione, sostenibilità, bellezza”, un argomento collettore di scenari di sviluppo innovativi per il miglioramento della vita e la salvaguardia del pianeta, reso ancora più attuale dal contesto di emergenza sanitaria che stiamo vivendo.
L’ Ambasciatore del design italiano in Giappone 2020 è l’architetto Francesco Librizzi, Art Director di FontanaArte conosciuto per i progetti che esplorano la vocazione plastica dell’architettura di interni, la mediazione tra luoghi e opere d’arte negli allestimenti, la capacità narrativa di installazioni temporanee nello spazio, la leggerezza e l’essenzialità nel design di prodotto.
La rassegna Italia, amore mio! ha poi allestito per l’occasione, nel quartiere Omotesando, Casa IAM, una piattaforma di incontri e live talk, proiezioni video, mostre tematiche e di approfondimento con l’obiettivo di presentare al pubblico giapponese la bellezza e la cura dell’artigianalità italiana.
Al secondo piano di Casa IAM inoltre è stata organizzata una mostra comprendente una selezione di oggetti iconici della storia del design italiano, tutti vincitori del prestigioso premio Compasso d’Oro, tra i quali: la sedia Leggera di Gio Ponti per Cassina, la lampada Arco di Achille Castiglioni e la lampada Parentesi, sempre di Achille Castiglioni & Pio Manzu per Flos, la sedia Du 30 di Gastone Rinaldi per Poltrona Frau, le caffettiere 9090 di Richard Sapper per Alessi, il divano Le Bambole di Mario Bellini per B&B.
Questa edizione ha visto la partecipazione di ADI – Associazione per il Disegno Industriale che ha presentato per la prima volta in Giappone il Museo Compasso d’Oro, raccontato dalle voci di Luciano Galimberti, Presidente ADI e di Umberto Cabini, Presidente Fondazione ADI e mostrato attraverso un tour virtuale degli spazi museali che dovrebbero inaugurare a Milano la prossima primavera.
Numerosi sono stati anche gli ospiti, per esempio il grande architetto Kengo Kuma, autore del nuovo Stadio Nazionale di Tokyo per i Giochi Olimpici di Tokyo 2021 e di diversi progetti anche in Italia; Toshituki Kita, primo designer asiatico a ricevere il premio Compasso d’Oro; Arai Hidenari fondatore dello studio AE5 Partners; James Clough calligrafo e docente del Politecnico di Milano; Luca Barcellona artista calligrafo; Olimpia Zagnoli, illustratrice.
Infine, la rassegna, ha visto la partecipazione dello IED, con un live talk dedicato alla moda sostenibile e alla mobilità elettrica, e di molte aziende: Cassina, Flos, Alessi, Artemide, Brembo, B&B, Poliform, Poltrona Frau, Tecno e Magis. Il meglio del Made in Italy alla prova del Sol Levante.