Dal 12 al 15 giugno 2025, Ostuni si trasforma in un laboratorio a cielo aperto per il design contemporaneo. Dopo il successo della prima edizione, torna nella città bianca la seconda tappa dell’Ostuni Design Week-end, decima in assoluto del format nato nel 2020, con l’ambizione di portare la cultura del progetto in contesti territoriali diversi, mantenendo intatto lo spirito conviviale che l’ha contraddistinto fin dalle origini.
Architetti, designer e creativi di fama internazionale – da Michele Rossi di PARK a Gino Garbellini di PIUARCH, da Giulio Iacchetti a Matteo Ragni, da Marco Piva e Mario Cucinella oltre all’immancabile Giulio Cappellini – si danno appuntamento tra le piazze barocche e i chiostri pugliesi per confrontarsi sul tema dell’edizione 2025: “Coltivare le relazioni”. Un invito a riscoprire la prossimità, l’incontro reale, il dialogo che nasce dallo scambio umano, in contrasto con la velocità e la superficialità delle relazioni digitali.
Cuore simbolico e fisico della manifestazione è il grande orto progettato in piazza della Libertà, dove 17 progettisti danno vita a microspazi relazionali di 2,5×2,5 m, enclavi pensate per ospitare almeno due persone, spazi minimali ma ricchi di significato: una sorta di evoluzione dell’Existenz Minimum di Le Corbusier, in chiave sociale, dove prodotti e creatività si fondono creando micro-mondi in cui dedicarsi all’altro.
Ogni microspazio è frutto di un incontro tra progettisti e aziende, in un mix virtuoso che mescola competenze, estetiche e materiali: Marco Piva lavora con Technogym, Giulio Iacchetti con MV Line, Matteo Ragni con Abet Laminati, Lombardini22 con Kindof, Roberto Murgia con Gebrüder Thonet Vienna, Atelier(s) Alfonso Femia con Stay Green, OneWorks con Natuzzi, CRA Carlo Ratti Associati con Ferrino, Giulio Cappellini con Cappellini, Gio Latis Studio con Medit, WIP Architetti con Marazzi e Riflessi, Giuseppe Tortato Architetti con Ideal Standard + Villeroy & Boch, SOU Ostuni, la scuola di architettura per bambini, con Scaffsystem, NUI Design con Telcom, Flore&Venezia con Tempest, LeftLoft con Mara e alcuni giocatori liberi, come SpazioA, che creano il loro orto in autonomia o BioMat e Vivaio Capitanio, coinvolti da PIUARCH, PARK e Birardi nell’allestimento generale. Il tutto raccontato nel magazine curato da Maria Giulia Zunino.
Accanto agli allestimenti, una serie di talk, exhibit e momenti esperienziali punteggeranno la città. Tra questi, la pagoda lignea di aMDL Circle e Milesi, già vista a Courmayeur, rinasce a Ostuni in una veste cromatica mediterranea, mentre la Lounge di Natuzzi Italia ospita la mostra “Oggetti conviviali” di Alessi, curata da Francesca Appiani.
I talk in programma, uno per giorno, coinvolgeranno relatori diversi tra loro, con una visione e una narrazione a volte anche molto distante, come Mario Trimarchi, architetto, designer, artista che aprirà la manifestazione con la sua capacità narrativa ed evocativa, riflettendo sulle relazioni che nascono attorno ai progetti, o Antonio Grillo, Design Director di Tangity, che la chiuderà nello speech di sabato pomeriggio dedicato al design di prossimità.
Un focus speciale sarà dedicato ai giovani: tra i relatori Sandra Marin Sancho (CRA), Tommaso Boschi (MCA) ed Emilio Lonardo (DOS Design Open Spaces), accompagnati dagli studenti del Politecnico di Milano, che porteranno in scena una suggestiva mostra dedicata ai “sentimenti contemporanei”.
Ma l’Ostuni Design Week-end è anche networking informale: dalla panzerottata tra gli orti alla pétanque tra architetti, dalle “Conversazioni tra di noi” in formato podcast ai workshop sensoriali tra le masserie. Il tutto si chiuderà con il White Party presso “Ostuni a Mare”, nuova perla della costa pugliese.
Come ha dichiarato Paola Silva Coronel, ideatrice dell’evento: “Design Week-end non è una copia in miniatura della Milano Design Week, ma un organismo vivo, che cambia e cresce con ogni nuova tappa, rispecchiando l’anima del luogo che lo ospita”. E Ostuni, con la sua luce bianca e il suo calore umano, sembra il terreno perfetto dove coltivare, davvero, nuove relazioni.