Dal 1929 il marchio Zazzeri è un punto di riferimento nel mondo della rubinetteria italiana, conosciuto in tutto il mondo per la capacità di spostare sempre un po’ più in alto l’asticella dell’innovazione, realizzando prodotti in grado di diventare generatori di tendenze. Pur avendo da poco celebrato i novant’anni di attività (e di esperienza) l’azienda non è mai stata così dinamica e reattiva, come dimostrano non solo le proposte presentate quest’anno in occasione di Architect@Work Milano ma anche i tanti progetti in programma nei prossimi mesi. Ne abbiamo parlato con l’Ing. Jacopo Pancani, CEO di Zazzeri.
Quali sono i prodotti su cui Zazzeri ha scelto di puntare quest’anno in occasione di Architect@Work Milano?
Ad Architect@Work Milano presentiamo due collezioni in acciaio: Z316_sh e JK21.
La prima reinterpreta le linee della nostra prima collezione in acciaio (Z316), cambia la maniglia che diventa un prolungamento del corpo e cambia anche il modo di toccare il prodotto. Un’operazione di semplificazione delle linee che ne esalta l’eleganza e la “pulizia” formale del design. Le maniglie sono proposte in 5 diverse texture, quattro delle quali ottenute per cesellatura della loro superficie. Ne deriva un prodotto esteticamente molto distinto, adatto ad ambienti moderni ma anche a contesti stilisticamente contaminati da tratti decorativi.
JK21 è invece una collezione pensata per celebrare il nostro 90° anniversario, vive dai primi mesi del 2020 ma è questa la prima occasione di presentazione al pubblico italiano. Abbiamo rivisitato un prodotto iconico della nostra storia, il Junko Mix degli anni ’70 nato dalla matita della designer giapponese Junko Enomoto. Integra nel presente vicende ed esperienze che, anche se lontane nel tempo, fanno parte della nostra cultura, del nostro modo di sentire la bellezza che cerchiamo sempre di cogliere con i nostri prodotti. Inoltre, la scelta dell’acciaio ha inciso sensibilmente sulle linee del prodotto creando un connubio fra modernità e tradizione e sfidando le difficoltà tecnologiche che rendono questo materiale difficile da modellare. JK21 è in sintesi un prodotto che ci definisce.
A tal proposito, l’acciaio inox è una presenza fondamentale nelle vostre collezioni di rubinetteria. Quali sono le caratteristiche che rendono unico questo materiale?
Ci sono vari aspetti, alcuni legati al suo essere un materiale igienico, altri all’avere un impatto ambientale minore rispetto all’ottone, mentre altri ancora riguardano più da vicino il design.
I primi due aspetti potremmo sintetizzarli nell’essere un materiale “green” o “pulito” in conseguenza alla sua caratteristica di non rilasciare elementi inquinanti e di non rovinarsi, senza la necessità di trattamenti aggiuntivi come la cromatura per l’ottone; quest’ultimo aspetto ne riduce notevolmente l’impatto ambientale.
Questa anima “green” ha poi anche un risvolto commerciale e organizzativo in quanto rende più accessibili le certificazioni di prodotto.
In più, la sua natura tenace è la caratteristica che rende particolarmente esatti e precisi i manufatti realizzati, creando uno scarto minimale tra il concept e il prodotto realizzato.
L’aspetto estetico particolarmente gradevole senza necessità di apporti esterni di finitura è ulteriore motivo di appeal. Sono possibili, comunque, trattamenti superficiali PVD per conferire ai prodotti diverse tonalità di colore, particolarmente interessanti per essere collocati negli ambienti più variegati; sono trattamenti “asciutti”, che avvengono allo stato gassoso senza l’utilizzo di acqua come per quelli galvanici e quindi con impatto ambientale notevolmente inferiore.
Zazzeri è un’azienda con oltre 90 di storia e di esperienza nel settore. Come si continua ad essere ad essere innovativi e di tendenza dopo così tanti anni?
Cercando di dare un’interpretazione autentica della bellezza nei prodotti che realizziamo e di farlo semplificando la complessità del mondo in cui viviamo.
Col coraggio, talvolta, di farlo per primi.
Su quali progetti state lavorando per il futuro? Quali sono i prossimi obiettivi da raggiungere?
Stiamo lavorando ad una nuova collezione in acciaio a cui ne seguirà probabilmente una in ottone, alla rivisitazione dell’ecosistema dei prodotti da incasso e all’ampliamento della proposta nell’ambiente doccia.
In ambito organizzativo pensiamo poi ad un modello di produzione integrata e snella, che renda l’innovazione tecnologica anche sostenibile.