Alla Biennale Architettura di Venezia è presente anche USM Modular Furniture con l’installazione “unEarthed / Second Nature / PolliNATION” realizzata in collaborazione con Virginia Tech Honors College, Cloud9 e Joba Studio.
L’installazione, che coinvolge oltre 140 studenti e una dozzina di docenti guidati dal docente Kevin Jones, presenta una selezione di progetti accademici provenienti da diverse aree di studio che hanno trasformato l’iconico sistema USM Haller in un ecosistema vivente. Al suo interno vengono affrontati temi come sostenibilità, giustizia ambientale e convivenza tra uomo e Natura, con particolare attenzione a impollinatori, zone umide e architettura interspecie.

Il successo è tale che Carlo Ratti, curatore della Biennale, l’ha scelta come una delle undici mostre imperdibili del 2025 e in grado di rispondere perfettamente al tema della Biennale, “Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettivo”.
L’installazione è visibile in due sedi ai Giardini della Marinaressa e a Palazzo Bembo. Nel primo spazio la struttura si trasforma in uno spazio interattivo e sensibile, dove natura e design si incontrano, ospitando anche ricerche e prototipi degli studenti oltre che talk e attività dal vivo.
A Palazzo Bembo, nei pressi del Ponte di Rialto, verrà presentata invece una selezione di progetti in progress, mettendo in evidenza l’approccio innovativo dell’Honors College e il valore del lavoro in continua evoluzione. Questo spazio evidenzia l’impegno del programma verso l’adattabilità, la sperimentazione e il miglioramento continuo.

“Questo progetto va oltre la teoria: è il luogo in cui il design incontra l’impresa, la creatività incontra la disciplina e le idee attraversano i confini”, ha dichiarato Kevin Jones. “Il mio obiettivo è fare in modo che questi studenti siano immersi, davanti e al centro, vedendo in prima persona come le nostre priorità si allineano con un patrimonio come quello della USM. Stiamo realizzando un progetto che ridefinisce cosa può essere una partnership educativa internazionale”.
Dimostrando il ruolo del design nella creazione di ambienti reattivi capaci di favorire collaborazione e innovazione, l’installazione unEarthed / Second Nature / PolliNATION si propone come modello per il futuro dell’architettura, dell’istruzione e delle collaborazioni tra industria e mondo accademico.