HomeArchitetturaAGO Modena, il tetto cinetico di Carlo Ratti e Italo Rota

AGO Modena, il tetto cinetico di Carlo Ratti e Italo Rota

-

 

Come trasformare un complesso ospedaliero del XVIII secolo in un polo culturale multidisciplinare?

La risposta è il masterplan per l’AGO Modena Fabbriche Culturali di CRA – Carlo Ratti Associati e Italo Rota, un nuovo polo culturale e di innovazione caratterizzato da un tetto cinetico progettato con l’artista-ingegnere Chuck Hoberman, parte di una visione più ampia e progressista per il restauro degli edifici storici.

Il progetto prevede infatti una piazza di forma triangolare sormontata da un tetto mobile simile a un origami, che rappresenta la flessibilità dell’edificio nell’adattarsi alle mutevoli configurazioni future.

Con una superficie di 20.000 metri quadrati, il progetto di CRA e Italo Rota esalta quindi le qualità trasformative dell’architettura cinetica, normalmente impiegata in installazioni temporanee.

Questo aspetto è meglio caratterizzato da uno dei cortili principali dell’AGO, dove il tetto cinetico crea una moltitudine di esperienze spaziali. Leggero e pieghevole, si apre e si chiude facilmente come un origami, trasformando questo cortile a lungo trascurato in uno spazio sociale adattabile a diverse condizioni climatiche e funzioni. Sulla nuova struttura saranno installati anche pannelli fotovoltaici per raccogliere l’energia solare e contribuire all’alimentazione del complesso.

I luoghi della cultura devono essere pensati come dinamici, in grado di incorporare i cambiamenti nel tempo“, afferma Carlo Ratti, socio fondatore del CRA e direttore del MIT Senseable City Lab. “La natura mutevole dell’ambiente costruito consente, a sua volta, un approccio partecipativo per attivare la produzione culturale. L’architettura dell’AGO crea spazi flessibili e riconfigurabili in cui passato e futuro si completano a vicenda“.

Elementi storici e contemporanei sono presenti anche in altre parti del complesso. Attraverso gli imponenti corridoi delle “Tenaglie” – il cui nome deriva dalle caratteristiche volte a tenaglia – i visitatori arrivano al cortile del camino. Qui, un’altra installazione cinetica conduce i visitatori a una nuova terrazza sul tetto, ora trasformata in un giardino da cui si può godere di una vista a volo d’uccello sui tetti delle vecchie case e sulle cupole delle chiese di Modena.

Il sito dell’AGO si trova all’ingresso del centro storico medievale di Modena, i cui monumenti fanno parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Una volta completato, diventerà un luogo che riunisce diverse istituzioni nel campo delle arti visive, della cultura digitale e della sperimentazione educativa, ospitando numerosi enti attivi in diverse discipline, tra cui la Fondazione Modena Arti Visive, il Museo della Figurina dedicato alle carte da collezione e il Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Digital Humanities.