HomeArchitetturaAirBubble: un giardino biotecnologico per la salute fisica e mentale

AirBubble: un giardino biotecnologico per la salute fisica e mentale

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Per un’azienda svizzera di prodotti sanitari ecoLogicStudio, studio di innovazione progettuale con sede a Londra e Torino, ha realizzato AirBubble, uno spazio ristorativo che stabilisce una nuova simbiosi tra natura e uomo.

AirBubble è infatti il primo giardino sanitario biotecnologico al mondo che combina colture di alghe che purificano l’aria con piante medicinali. Il progetto è pioniere di un nuovo concetto di spazio che concilia lavoro, salute fisica e mentale, relax e interazione tra dipendenti di diversi reparti. Inoltre, offre un’esperienza multisensoriale arricchita dal gorgoglio dell’ossigeno e dai profumi di erbe e fiori freschi.

Situato a Nyon (Svizzera), nell’area verde che circonda la fabbrica, il progetto fa parte di una visione più ampia chiamata AirCampus. Esso comprende il nuovo spazio ristorativo AirBubble, l’AirOffice – uno spazio di lavoro interno simbiotico che combina giardinaggio avanzato e filtrazione dell’aria – e il recente AIReactor, il purificatore d’aria biotecnologico da tavolo. AirCampus è concepito come una soluzione architettonica all’avanguardia per la salute e il benessere sul posto di lavoro, dagli spazi interni a quelli esterni e dalla salute fisica a quella mentale. Inoltre, come progetto di innovazione bio-design, lo spazio ristorativo AirBubble è un sistema architettonico replicabile e scalabile che può essere installato in qualsiasi ambiente di lavoro a livello globale.

Il progetto porta a Nyon una nuova prospettiva sul rapporto tra luogo di lavoro e progettazione del paesaggio, reinventando il modello del giardino botanico pre-industriale e superando quello dell’industria sanitaria odierna.

Abbiamo ricercato le origini della produzione farmaceutica studiando il giardino medicinale di Padova, in Italia, dove si coltivavano essenze e piante medicinali come parte di un parco comunitario. Abbiamo poi tradotto questo concetto nell’era biodigitale, dove le sostanze possono essere nuovamente coltivate in ambito pubblico” spiega Marco Poletto, cofondatore di ecoLogicStudio.

Lo spazio ristorativo AirBubble integra poi la tecnologia PhotoSynthetica™, sviluppata da ecoLogicStudio dal 2018 all’interno dell’omonimo consorzio accademico.

Lo spazio ristorativo AirBubble è composto da una struttura cilindrica in legno alta 6 metri collegata a 3 livelli, avvolta da una membrana in ETFE, posta sulla sommità di una collinetta paesaggistica. La sezione centrale della struttura in legno ospita 36 grandi bioreattori in vetro borosilicato che contengono 350 litri di colture di alghe verdi Chlorella vive, in grado di filtrare un flusso di aria inquinata di 150 litri al minuto. Mentre il mezzo liquido lava le particelle, le alghe mangiano attivamente le molecole inquinanti e l’anidride carbonica per poi rilasciare ossigeno fresco e pulito. Il processo di filtrazione è potenziato dalla morfologia architettonica dello spazio ristorativo AirBubble: la membrana conica rovesciata del tetto stimola ulteriormente il ricircolo dell’aria e la ventilazione naturale.

Il gorgoglio bianco del sistema di coltivazione delle alghe maschera il rumore della banchina di carico dei camion, creando un’atmosfera rilassante ideale per alleviare lo stress di mente e corpo. Inoltre, la biomassa raccolta può essere incorporata nel menu della mensa come bevande a base di alghe e pane alle proteine vegetali, oppure utilizzata come fertilizzante per il prato selvatico e per l’insieme di 47 piante medicinali disposte concentricamente intorno all’area di seduta centrale.

I visitatori entrano su una superficie di gomma composta da un mix di particelle di colore verde chiaro e scuro e di tonalità di marrone che conduce a un’ampia area di seduta a due livelli. Due sinuose lastre di metallo Corten, scelto dagli architetti per le sue proprietà di resistenza agli agenti atmosferici, creano una scultura centrale a forma di petalo – dove la membrana del tetto confluisce in un piccolo giardino di acqua piovana. Un secondo elemento in Corten evidenzia il perimetro dove 11 sedute in sughero sono fissate nella superficie gommata. I sedili sono realizzati con trucioli di sughero che sono stati inumiditi per rilasciare una resina naturale, formando diversi blocchi di sughero marrone scuro che sono stati poi tagliati a macchina in forme più morbide.

Progettata per un tocco leggerissimo sul terreno, la struttura in legno è ancorata con 26 viti a terra. Evitando l’uso di pali di cemento o blocchi di pali, questa soluzione strutturale non disturba il paesaggio ed è completamente reversibile. Inoltre, grazie all’impiego di piante locali che crescono in base alla stagione e all’integrazione della raccolta dell’acqua piovana, lo spazio AirBubble non utilizza l’acqua di irrigazione, preservando così le risorse naturali.

AirBubble è inoltre circondato da un giardino medicinale composto da 47 fioriere. Vicino alla struttura principale si trovano quattro tipi di piante a fioritura autunnale e invernale mentre allontanandosi dal centro sono distribuite 16 specie che fioriscono in primavera e in estate, tra cui piante medicinali comuni.

Il progetto prevede un sistema di monitoraggio che integra sensori di inquinamento atmosferico urbano e misura l’indice di qualità dell’aria per sei inquinanti fondamentali: particolato fine PM2,5 e PM10, ozono a livello del suolo (O3), biossido di azoto (NO2), biossido di zolfo (SO2) e monossido di carbonio (CO). AirBubble è in grado di assorbire il 97% dell’azoto e il 75% del particolato presenti nell’aria.

Lo spazio ristorativo AirBubble fa parte di un progetto più ampio incentrato sulla sensibilizzazione dell’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana; i capitoli precedenti di questo impegno sono il parco giochi AirBubble a Varsavia, l’eco-macchina gonfiabile AirBubble per la purificazione dell’aria installata a COP26, COP27 e al Saudi Design Festival e l’AirLab presentato a Londra.