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Alla scoperta di MAD Architects: il Virtual Tour di Matrix4Design tra Roma e Pechino

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Mettere i valori millenari della cultura orientale al servizio delle grandi sfide dell’architettura contemporanea: fu questa l’intuizione che nel 2004 spinse Ma Yansong a fondare lo studio MAD Architects a Pechino, con l’obiettivo di sviluppare progetti futuristici ma allo stesso tempo in sintonia con la natura, capaci di generare un equilibrio positivo tra umanità, città e ambiente.

I progetti di MAD – che oggi è guidato da Ma Yansong, Dang Qun e Yosuke Hayano – spaziano su diversi fronti, dalla pianificazione urbana agli edifici istituzionali, dai musei ai teatri e alle sale da concerto, fino alle grandi strutture residenziali.

Harbin Opera House, Harbin, Cina. © MAD Architects

La filosofia progettuale dello studio, diventato in poco tempo una delle realtà creative e imprenditoriali più promettenti della Cina, affonda le sue radici nel concetto di Shanshui City, elaborato dallo scienziato Qian Xuesen e reinterpretato da Yansong come necessità di produrre, attraverso architetture senza tempo, una risposta emotiva e armoniosa dell’individuo all’ambiente circostante, sia esso naturale (come nella teoria originaria) o urbano.

Questa vision si esprime nelle numerose opere dello studio, in grado di combinare la ricerca formale – dominata da una plasticità quasi “barocca” e dalla sinuosità delle linee derivata da Zaha Hadid, di cui Yansong è stato allievo – con la reinvenzione e la manipolazione di materiali ad alta prestazione.

UNIC Apartments, Parigi, Francia. © MAD Architects

Lo si vede chiaramente, per esempio, nelle aerodinamiche facciate dell’Harbin Opera House in Cina e nel doppio guscio dell’Ordos Museum di Kangbashi in Mongolia, ma lo stesso stile unico e pionieristico emerge anche in grandi complessi residenziali come il Gardenhouse di Los Angeles e l’UNIC di Parigi, rispettivamente primi progetti in Nord America e in Europa dello studio cinese.

Con proposte di successo anche nel design per l’arredo, come testimoniato dalla sedia Gu disegnata per Sawaya e Moroni a Milano, oggi parte della collezione permanente del Centre Pompidou, i progetti di MAD sono stati oggetto di ricerche ed esposizioni presso le istituzioni più prestigiose del mondo, dalla Biennale di Venezia al Victoria & Albert Museum di Londra.

MOLO – Mobility and Logistic Hub – MIND Milano, Italia. © MAD Architects

In soli 18 anni MAD Architects ha saputo quindi affermarsi pienamente a livello internazionale, maturando esperienze in Cina, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Paesi Bassi e Stati Uniti. Oggi lo studio ha tre sedi: Pechino, Los Angeles e Roma, dove ha aperto il suo principale ufficio europeo per seguire i progetti in corso nel Vecchio Continente.

Ed è proprio la sede di MAD Architects a Roma che ci aprirà le sue porte il prossimo giovedì 13 ottobre grazie alla disponibilità di Andrea D’Antrassi, architetto italiano partner di MAD Architects e suo riferimento in Europa, il quale ci racconterà le principali tappe della sua carriera e alcuni dei progetti più significativi da lui seguiti per conto di MAD. Tra questi, MOLO, l’edificio mixed-use che farà parte di MIND – Milano Innovation District, il complesso Boncompagni a Roma, progettato applicando i principi della rigenerazione urbana, e il Fenix Museum of Migration di Rotterdam, i cui lavori sono iniziati nel 2020.

La visita dello studio, realizzata con il supporto di Bencore e con il Patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Varese (che riconoscerà 1 CFP agli Architetti partecipanti), in collaborazione con Superstudio, sarà condotta dalla giornalista Laura Ragazzola e sarà visibile sulla piattaforma GoToWebinar previa registrazione a questo link. Non mancate!