Costruire opportunità d’incontro tra architetti, designer e aziende per esplorare le nuove frontiere del progetto: dal 2004 Architect@Work è l’appuntamento internazionale immancabile per professionisti e produttori che vogliono fare rete in un contesto dedicato appositamente alla presentazione di nuove idee. In Italia Architect@Work sceglie anche quest’anno prima Roma (17-18 ottobre) poi Milano (14-15 novembre) come sedi pronte ad accogliere un format ormai collaudato ma non per questo privo di novità, come ci ha spiegato in esclusiva Annalisa Grossi, project manager della kermesse.
Anche quest’anno torna in Italia il duplice appuntamento con Architect@Work nelle sedi di Roma e di Milano. Che cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova edizione?
«A Roma e a Milano ci saranno, come è tipico del nostro format, diverse decine di espositori sia italiani sia stranieri che presenteranno le loro proposte più recenti e più innovative, selezionate da un’esperta commissione tecnica.
Gli allestimenti sono molto curati, il che rende la visita all’evento un vero e proprio piacere per gli occhi. Ma poiché non vogliamo deludere nemmeno gli altri sensi abbiamo pensato di aggiungere pure un ricco programma di seminari (per i quali vengono riconosciuti crediti formativi professionali), una mostra di materiali (curata da APIL) dove sembrerà quasi di “toccare” un materiale impalpabile, la luce, e infine un servizio di catering gratuito per tutti. Ora che ci penso per l’olfatto non abbiamo previsto nulla di speciale!
A parte gli scherzi, i prossimi appuntamenti di ARCHITECT@WORK a Roma e Milano saranno zeppi di contenuti interessanti e di opportunità di formazione e scambio per architetti e interior designer. Il tema delle sessioni speciali per l’anno in corso è Luce e Architettura.»
L’anno scorso uno dei trend forti emersi nell’ambito della kermesse è stata l’eco-sostenibilità dei prodotti. È una tendenza che si conferma? Se ne imporranno di nuove?
«L’attenzione all’ambiente e l’utilizzo di materiali ecologici e/o riciclati continuano a caratterizzare molte delle novità proposte dagli espositori. Credo che la ricerca di un approccio sostenibile sia ormai un’esigenza imprescindibile, più che un trend, in architettura come nell’intero settore manifatturiero. Inoltre, per le edizioni 2018 di ARCHITECT@WORK direi che si riconosce una forte tendenza alla customizzazione dei prodotti: le aziende offrono sempre più libertà di personalizzazione al progettista, che può declinare materiali, formati e stili secondo le specifiche esigenze del progetto.»
Architect@Work è un evento internazionale capace di riunire architetti, professionisti e aziende in Europa e non solo. Qual è secondo lei il valore aggiunto di un’occasione come questa?
«Fare rete in un contesto stimolante e formativo: l’esperienza di ARCHITECT@WORK si può riassumere in queste poche parole. L’evento è pensato appositamente per far incontrare i professionisti dell’architettura affinché chi si occupa della produzione possa rispondere alle richieste e ai desiderata di chi si occupa della progettazione. Noi del team di ARCHITECT@WORK forniamo il salotto per quest’incontro. Lo arrediamo, lo decoriamo, lo illuminiamo e aggiungiamo piccoli e grandi dettagli per il comfort dei nostri ospiti. Poi però quando si aprono le porte e i primi visitatori cominciano ad arrivare, sono proprio loro, insieme agli espositori, a diventare il centro dell’evento. Ecco, forse il vero valore aggiunto è questo: ad ARCHITECT@WORK espositori e visitatori diventano protagonisti della scena.»
Dalla sua nascita nel 2004 Architect@Work non ha mai smesso di crescere. Prossimi traguardi?
«Ci saranno alcune nuove edizioni nel 2019: Bilbao, Oslo e Bordeaux sono state già lanciate ma a queste si aggiungeranno altre tappe rispetto alle quali non posso ancora svelare nulla. Muoviamo piccoli passi ogni anno, per continuare a crescere senza mai perdere di vista i valori importanti per il nostro format: il focus sull’innovazione e la centralità del nostro pubblico.»
I lettori che volessero visitare le prossime edizioni di ARCHITECT@WORK a Roma e Milano potranno registrarsi on-line con il codice 5250.