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Architect@Work Milano 2023, il progetto che guarda al futuro

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Ormai è tradizione: novembre a Milano è il mese di ARCHITECT@WORK, l’evento di networking dedicato al mondo del progetto da non perdere se si vuole rimanere aggiornati sulle novità che riguardano i prodotti e i materiali per l’architettura. Anche quest’anno il programma è ricchissimo: ad anticiparcelo è Annalisa Grossi, Project Manager di ARCHITECT@WORK.

Architect@Work
Annalisa Grossi – Project Manager di Architect@Work

L’8 e il 9 novembre 2023 torna a Milano ARCHITECT@WORK. Quest’anno il tema è Fab Futures – linguaggi emergenti per le generazioni future. Su quali argomenti saranno puntati i riflettori?

Con il titolo “Fab Futures – linguaggi emergenti per le generazioni future”, la nostra nona edizione milanese si focalizza sul futuro e sui suoi paradigmi in continua trasformazione: crisi climatica, nuove potenze digitali, nuovi fattori culturali che, come uomo e natura insegnano, evolvono nel tempo. L’intento del tema è dare lo spunto per un pensiero prospettico sul concetto di bellezza e benessere per le prossime generazioni.

Quanti e quali saranno gli espositori coinvolti? Che genere di prodotti presenteranno?

Gli espositori sono 200, un bel mix tra aziende che partecipano per la prima volta ed altre che ci seguono ormai da anni. Ma, come ogni anno, i prodotti e i materiali esposti saranno i veri protagonisti della scena: tutte le novità che troveranno spazio sugli stand hanno superato la selezione di una commissione tecnica e sono state scelte per la loro natura innovativa.

ARCHITECT@WORK Milano prevede anche un ricco palinsesto di talk e seminari che offrono crediti formativi. Quali saranno i protagonisti e di che cosa si parlerà?

Per questa edizione il programma formativo è particolarmente vario e interessante. Sempre con lo sguardo rivolto al futuro, e con l’idea di bellezza/benessere in mente, ad ispirare la platea durante i sei talk saranno personalità non soltanto del mondo dell’architettura e del progetto ma anche degli ambiti dell’arte performativa, della mobilità, della medicina. Si parlerà tra le altre cose delle direttrici future della progettazione contemporanea, di rigenerazione urbana, di equilibrio e di armonia.

All’Allianz MiCo ci sarà anche la possibilità per i visitatori di vedere mostre e installazioni originali. Qualche esempio da non farsi scappare?

La mostra di materiali NEXT BEAUTY sarà senza dubbio apprezzatissima dai visitatori perché rappresenta una miniera d’oro per l’aggiornamento professionale; dopo un’attenta ricerca tematica il laboratorio Baolab ha riunito per ARCHITECT@WORK decine di campioni innovativi attorno a tre cluster concettuali, con l’intento di indagare evoluzione e sensorialità della materia.

Ospiteremo anche un omaggio artistico all’architetto Mario Botta: una scacchiera i cui pezzi ricordano le sue architetture religiose sparse per il mondo.

Personalmente poi non vedo l’ora di assistere alla costruzione dell’opera di Raffaele Salvoldi, che creerà una struttura alta 4 metri con i mattoncini Kapla: un’installazione poetica, giocosa, capace di emozionare.

Perché in definitiva progettisti e aziende non possono perdersi questo appuntamento?

Perché ARCHITECT@WORK è un incubatore di innovazione e di contatti. A livello internazionale la manifestazione si pone come obiettivi proprio l’instaurazione e lo sviluppo di connessioni professionali e lo scambio di idee e conoscenze. E perché ogni edizione è sempre nuova, originale, unica, in un’evoluzione continua che dipende soprattutto dalla pletora dei partecipanti. Chi si unisce alla community di ARCHITECT@WORK non si limita a esporre prodotti o a visitare l’evento da spettatore ma contribuisce a dargli forma, diventando protagonista di questo incontro.

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