HomeArchitetturaCamplus Montebello, un nuovo concept di ospitalità a Roma

Camplus Montebello, un nuovo concept di ospitalità a Roma

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Lo studio Roselli Architetti Associati ha recentemente contribuito al processo di riqualificazione del quartiere Esquilino a Roma con il progetto Camplus Montebello, nato dalla ristrutturazione di un edificio costruito a fine Ottocento e situato nei pressi delle Terme di Diocleziano. Il design d’interni e l’intervento di recupero delle facciate evocano la dinamica storia del quartiere.

L’ingresso di questo “Budget Hotel” introduce il visitatore attraverso una serie di spazi al primo piano, compresi i cortili interni, dove sono concentrate le funzioni pubbliche di reception, sala studi, sala colazione e lounge area, collegate formalmente con degli elementi metallici che assolvono diverse funzioni: banco reception, totem di self check-in e tavoli bassi per area lounge.

L’audacia dei piani curvilinei del controsoffitto centinato che avvolgono l’ingresso lasciano tracce visibili di alcuni degli interventi di riqualificazione edilizia, energetica, funzionale e del miglioramento sismico, nelle aree che non sono state coperte. L’intervento di miglioramento sismico dell’edificio ha inoltre portato alla demolizione e ricostruzione di numerosi solai e del corpo scala centrale mentre i paramenti murari sono stati rinforzati con l’utilizzo di intonaci armati e iniezioni di malta a base di calce nel rispetto delle prescrizioni della Sovrintendenza Capitolina.

I cinque piani superiori, collegati dalla nuova scala in lamiera con un corrimano in legno massello e da un ascensore, sono dedicati esclusivamente alle camere riuscendo a ospitare sette camere doppie e due singole per piano. Le 57 camere sono caratterizzate da una raffinata color palette di blu petrolio, ocra profondo o salvia antico, usata anche per alcuni degli elementi d’arredo abbinati ad elementi architettonici neutri come la boiserie ton su ton, presente in tutte le camere, e gli elementi in legno sui toni della terra.

Anche l’esterno dell’edificio riflette l’armonia degli spazi interni, grazie allo strato di grassello di calce filtrato, colorato con terre naturali e pigmenti inorganici, usato sulle facciate sottoposte a vincolo indiretto, e supervisionate dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio del Comune di Roma.

Dal punto di vista energetico, infine, le soluzioni impiantistiche che includono dispositivi per la rilevazione di persone e luminosità ambientale, una pompa di calore aria/acqua ad alta efficienza per la produzione di acqua calda, impianti di ventilazione meccanica ed un impianto VRV ad espansione diretta con recupero di calore, hanno consentito di raggiungere i criteri di efficienza energetica e funzionalità richiesti dal progetto e imprescindibili in ogni intervento di questo tipo.