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Closed House, a Buenos Aires la casa in bilico tra apertura e chiusura

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Ispirata alle sculture compatte del rumeno Constantin Brancusi, la Closed House è stata completata quest’anno a Buenos Aires dall’architetto Felipe Gonzalez Arzac e si caratterizza per i muri totalmente muti che espone all’esterno, resi meno statici soltanto grazie alla presenza di una texture verticale.

La casa, che copre una superficie di 190 metri quadri, si sviluppa su un solo piano e, nonostante la sua immagine austera, presenta spazi interni molto accoglienti e per questo sorprendenti, con un effetto di contrasto ulteriormente enfatizzato dall’apertura sul giardino posteriore e dal patio che garantiscono una piena illuminazione naturale.

La zona giorno, composta da salotto, sala da pranzo e cucina, è un grande open space posto in relazione con l’esterno grazie alle ampie finestre vetrate ed è separata dalla zona notte, più defilata, tramite il patio centrale.

L’interior design della Closed House si distingue per lo stile sobrio ed elegante, in cui il cemento del pavimento si pone in equilibrio con il colore bianco che domina le pareti e il soffitto e si sposa alla perfezione con gli arredi in legno naturale e la presenza di numerose piante, elemento che ribadisce la capacità di mettere la natura al centro del progetto e “rompere” in questo modo l’originaria scatola architettonica.