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Corte Grande a Boffalora d’Adda, la rigenerazione di FaseModus

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A Boffalora d’Adda, località nelle vicinanze della città di Lodi e del fiume Adda, lo studio di architettura FaseModus è stato incaricato di recuperare e riqualificare funzionalmente il complesso cascinale di Corte Grande, dotando la cittadina di un nuovo luogo centrale.

Il progetto si sviluppa in due parti: la cascina “storica” con alcuni elementi ottocenteschi i cui volumi principali, oggi adibiti sia a residenza sia a servizio della produzione agricola, sono posti sul perimetro dell’originale spazio della corte centrale del complesso; l’altro lotto occupato da volumi di servizio all’attività produttiva di recente costruzione privi di valore storico o tipologico

© FaseModus

L’intervento prevede la trasformazione di entrambi i volumi attraverso una pianificazione che – anche se attuabile in tempi diversi – ne immagini uno sviluppo integrato, legato a un sistema di luoghi centrali a sua volta strettamente connessi alla città esistente.

Il programma ha infatti previsto il riuso degli edifici rurali esistenti maggiormente significativi e la formazione di un complesso per la residenza assistita per anziani in rapporto con il Parco dell’Adda e con il cuore della cittadina.

Lo spazio pubblico è il sistema generatore dell’impianto generale: attraverso pavimentazioni, segni al suolo, colori, piantumazioni e arredi, il progetto riformula lo spazio della corte dotandolo di nuove relazioni, significati e modi d’uso aperti alla collettività.

© FaseModus

L’identità del luogo è data da due elementi fondamentali: l’impianto a corte e la consistenza dei manufatti. Se il progetto delle aree pubbliche si basa sulla conferma di uno spazio aperto delimitato sul perimetro da edifici di altezze che non superano quelle preesistenti, un discorso più complesso è quello relativo alla tipologia edilizia e alla forma fisica dei manufatti.

L’obiettivo di mantenere la memoria della spazialità originale, attualizzandone però la funzionalità, ha guidato la riconferma di gran parte delle volumetrie originali: in parte sono state convertite a residenze in duplex mantenendo il tradizionale rapporto con lo spazio della corte, altre sono state sostituite con nuovi manufatti che, oltre alla residenza, segnano il trait d’union con il centro cittadino.

I rustici che si affacciano su strada e sul sagrato della chiesa sono resi permeabili attraverso l’apertura di varchi e passaggi in grado di offrire visuali e volumi attrezzati per la collettività.

In particolare, dall’area principale della corte si apre una “strada-cortile” – uno spazio pubblico con dimensioni più raccolte – accessibile direttamente dalle abitazioni limitrofe: connotato dalle piantumazioni per essere un’area verde e d’ombra, le pavimentazioni ne segneranno il carattere prevalentemente pedonale.

© FaseModus

Al termine di questo asse alberato il secondo comparto è destinato a residenza assistita per anziani. Si tratta di un complesso su due piani sviluppato attorno a un giardino centrale sul quale si affacciano le residenze. Questa tipologia è la più adatta per creare continuità tra i servizi collettivi al piano terra e lo spazio aperto e, conseguentemente, offrire un luogo di comunità, uno spazio piantumato destinato ai residenti ma apribile a usi e pubblico più ampio.

Considerando il quadro più ampio dell’intera valle dell’Adda, nei rinnovati volumi di Corte Grande si potrà infine collocare un’offerta di servizi destinati a un turismo ambientale legato alla rete di ciclovie che connette Boffalora con una vasta area della sponda del fiume.