HomeArchitetturaDal consolato al complesso uffici: il progetto di Vittorio Grassi a Milano

Dal consolato al complesso uffici: il progetto di Vittorio Grassi a Milano

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Da sede storica del consolato americano a contemporaneo complesso uffici: la trasformazione radicale ha recentemente coinvolto un prestigioso immobile di proprietà di Covivio (quarta società immobiliare in Europa) situato in Via Principe Amedeo 5 a Milano e oggi rinnovato grazie all’intervento firmato dallo studio Vittorio Grassi Architetto & Partners.

Il progetto di riqualificazione architettonica ha incluso il restauro, l’ampliamento e il design degli interni, rispettando le caratteristiche storiche dell’edificio pur combinando la qualità degli spazi esistenti con la flessibilità e la versatilità che l’ufficio contemporaneo richiede, fino a distribuire 500 postazioni sui 5 piani dell’edificio per un totale di circa 9.000 mq

In sintonia con il processo di rigenerazione urbana vissuto da Milano negli ultimi anni e improntato sull’inclusività e sull’ecologia, il complesso, risalente alla metà dell’Ottocento, è stato ridisegnato nel solco della condivisione e della sostenibilità: la corte un tempo occupata dalle auto è infatti diventata un giardino mentre la copertura e il padiglione interno sono stati riconvertiti in due volumi di cristallo aperti sulla città.

L’elegante facciata ottocentesca continua a spiccare nel tessuto urbano, così come i due scaloni monumentali che distribuiscono le due ali del cortile vengono valorizzate dal restauro e restano le principali componenti del corredo espressivo dell’edificio. 

Come anticipato, grazie alla vicinanza della rete dei trasporti, il cortile interno è stato completamente liberato dai posti auto e trasformato in un florido giardino, secondo la migliore tradizione milanese; sul fondo della corte poi, come in una quinta scenografica, è stato creato un nuovo volume vetrato a doppia altezza che ospita spazi di lavoro e di socialità confortevoli e ampiamente illuminati.

Inoltre, la copertura dell’edificio principale è stata demolita ed è stata realizzata una sopraelevazione con un piano attico trasparente di 600 mq, circondato da un tetto giardino e grandi terrazze sulle quali si affacciano gli spazi di lavoro e dalle quali si gode una vista incantevole sullo skyline milanese e le Alpi.

 Il progetto rispecchia anche una evidente attenzione al tema della sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di ottenere il livello Gold della certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) rilasciata dal Green Building Council Italia.

Contribuiscono al raggiungimento di questo obiettivo sia l’utilizzo di materiali ecologici riciclati o riciclabili, come il legno lamellare di faggio per le facciate continue, accompagnato da vetri selettivi serigrafati con un motivo decorativo parametrico, sia tecniche di super isolamento per il contenimento dei consumi energetici, così come l’installazione di pompe di calore ad aria e pannelli fotovoltaici in copertura che garantiscono l’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili.

Internamente, nell’atrio, nelle scale e in generale negli spazi comuni, il progetto reinterpreta l’edificio storico con rivestimenti murali fatti di raffinate trame verticali in bassorilievo, abbinate a portali in legno di rovere, pavimenti in basaltina e spettacolari lampadari che valorizzano le decorazioni in gesso delle volte.

D’altro canto, negli ambienti ufficio l’intervento coniuga gli eleganti e ampi spazi esistenti alle esigenze del lavoro contemporaneo: il disegno e il colore dei nuovi serramenti, l’illuminazione diffusa e puntuale, le pavimentazioni sopraelevate e i rivestimenti ricercati dei bagni, definiscono un’atmosfera semplice ma con un forte tratto distintivo, dove luminosità, flessibilità e cura per i dettagli danno un carattere unico a questi spazi di lavoro, per un progetto davvero unico nel suo genere.

Fotografie di Diego De Pol.