Dopo la recente inaugurazione delle boutique di Roma e dei pop-up store a Düsseldorf e a Stoccarda, il brand di denim di lusso Jacob Cöhen è volato a Palma di Maiorca. Il concept dello store, interamente studiato e curato dall’architetto Stefano Cellerino, co-fondatore dello studio di architettura milanese FaseModus, riflette l’immagine del marchio di moda, che si distingue per una combinazione di materiali che dà vita a uno stile contemporaneo e sofisticato.
“Siamo molto orgogliosi di questa collaborazione con il brand Jacob Cohën”, spiega l’architetto Cellerino. “Il nostro progetto per la rivisitazione del concept parte da un profondo rispetto per la filosofia del brand e dal mantenimento degli elementi caratteristici con l’aggiunta di peculiarità legate prettamente al mood marino e mediterraneo”.
In linea con questa estetica, il nuovo concept mediterraneo mantiene l’eleganza dell’ottone, con un richiamo al settore navale, e i dettagli in cemento. A questi elementi si aggiunge l’uso del legno «navale» e dei toni dell’azzurro, che donano un aspetto fresco e raffinato allo spazio. Ad arricchire le pareti non mancano poi dettagli marini come remi e fotografie ambientate, che conferiscono un’atmosfera di lusso ricercato. Il progetto per le boutique “marine” introduce quindi un mood materico ispirato al mare, con arredi semplificati che utilizzano moduli free-standing, flessibili e ricchi dal punto di vista dei materiali.
L’allestimento inoltre richiama gli altri negozi del brand grazie all’uso di elementi verticali in ottone, un maestoso chandelier al centro dello store e un bancone di reception posto sul fondo, di fronte alla parete divisoria che separa i camerini.
Dall’esterno si accede allo spazio attraverso un dehors luminoso e lineare, che riprende i colori interni della boutique e si arricchisce di piante, creando un ambiente armonioso e accogliente. Il progetto di Stefano Cellerino riesce così a coniugare l’identità del brand con un’atmosfera legata al mare, offrendo un’esperienza sofisticata e contemporanea.
