Rinnovare, riqualificare, costruire: parole che ormai sono un vero e proprio motto nella Milano del progresso e che sono anche alla base della trasformazione che interesserà nei prossimi anni l’area di 14.600 metri quadri compresa tra via Orti e via Lamarmora.
La divisione immobiliare del gruppo bancario BNP Paribas Real Estate Property Development investirà infatti circa 100 milioni di euro per la realizzazione in questa zona di 80 unità immobiliari, i cui lavori cominceranno nel primo trimestre del 2018 e proseguiranno fino al 2020.
Il progetto si chiama Horti ed è firmato dall’architetto Michele De Lucchi in collaborazione con Daniele Fiori dello studio DFA Partners per quanto riguarda la pianificazione degli spazi interni e l’interior design.
Esso comprenderà la ristrutturazione della grande Villa interna risalente al XIX secolo, preservando e valorizzando le linee originali ottocentesche, reinterpretate però in ottica residenziale; il recupero dei due edifici storici della Lavanderia e del Casello; la realizzazione di villette urbane indipendenti ispirate all’architettura milanese su via Orti; la costruzione di un edificio su via Lamarmora.
Punto focale del progetto sarà il grande giardino, mentre i tre edifici principali, ossia la villa, il complesso di Via Orti e quello di via Lamarmora, avranno interni concepiti in armonia con l’architettura, per creare un’atmosfera sempre diversa e peculiare.
In particolare, la Villa si troverà al centro del parco e si caratterizzerà per l’impianto classico, ospitando gli appartamenti più prestigiosi, con ampie metrature, volumetrie importanti e finiture di pregio.
L’edificio Orti racchiuderà invece il parco in continuità con il vecchio borgo e sarà costituito da abitazioni dotate di terrazze verso il giardino, una sorta di rivisitazione contemporanea delle tipiche case di ringhiera, di cui verranno ripresi anche i tradizionali materiali.
Infine Lamarmora sarà un complesso caratterizzato da grandi vetrate e finiture moderne, i cui gli appartamenti dallo stile contemporaneo richiameranno però negli interni il tipico condominio milanese del secondo dopoguerra, aggiungendo una suggestiva vista sul parco.