Il nuovo Aeroporto Internazionale Tocumen di Panama, progettato da Foster+Partners in collaborazione con lo studio italiano Politecnica, è l’eccellente risultato di un piano di espansione il cui obiettivo è aumentare la capacità del terminale da 5,8 a 18 milioni di passeggeri all’anno entro il 2022.
Costituito da una superficie di copertura con sviluppo massimo longitudinale di 670 m e trasversale di 180 m, il complesso presenta una doppia curvatura continuamente variabile sia in valore che in segno, ma con gradiente molto contenuto; inoltre, l’inserimento di due grandi canali per la raccolta delle acque e l’andamento delle relative pendenze costituiscono un’altra complessità riguardante la geometria di raccordo.
Una volta elaborata la superficie, la progettazione svolta da Politecnica si è poi rivolta all’ideazione ed all’ingegnerizzazione di un sistema di elementi strutturali che, nella loro “serialità continuamente variabile”, sono sostegno dell’involucro e allo stesso tempo soluzione del problema geometrico – formale – costruttivo: la copertura deve infatti garantire la necessaria resistenza agli effetti del vento e dell’azione sismica.
Nel cuore del nuovo aeroporto si trova poi un ampio giardino aperto dove sono piantati alberi e piante tipiche delle foreste tropicali panamensi, visibili attraverso una cornice di vetro curvato.
I materiali caldi dominanti all’interno comprendono pietra e travi a vista, elementi complementari rispetto ai toni metallici del tetto bronzeo e alle facciate vetrate affacciate sul paesaggio.
Il nuovo aeroporto è dunque progettato per riflettere il paesaggio panamense, allo scopo di accogliere i visitatori nel Paese eliminando il senso di anonimato tipico degli hub internazionali.