Si trova in via Castagna a Casoria il progetto ERP (edilizia residenziale pubblica) da poco presentato dallo studio internazionale di architettura e paesaggistica Alvisi Kirimoto.
“Il progetto nasce dall’idea di ristrutturare l’intero complesso lasciando tutti gli abitanti nelle loro case, onde evitare di arrecare loro ulteriore disagio, oltre che fisico, anche sociale e psicologico. Partendo dalla nostra esperienza con Casa Italia, insieme a Milan Ingegneria abbiamo lavorato su una struttura leggera che, come un abbraccio, darà nuova forza al complesso. Sfrutteremo l’identità della comunità per rendere forte il progetto al di là dell’architettura, consentendo per esempio agli abitanti di avere dei piccoli orti, delle micro serre per ogni balcone, e di prendersi cura degli spazi condivisi ma anche gli uni degli altri”, ha raccontato l’architetto Massimo Alvisi, co-fondatore dello studio Alvisi Kirimoto.
L’edificio di 48 alloggi si trova su un’area di circa 6.800 mq all’interno di un parco recintato. L’obiettivo del progetto non è uno ma, anzi, sono molteplici: creare aree pubbliche e verdi di socialità e incontro, migliorare l’accessibilità del complesso ed eliminare le barriere architettoniche, prevedere interventi di efficientamento energetico e implementare le aree esterne di pertinenza di ciascun alloggio con nuove strutture che si aggrappano alla preesistenza e rispondono ai requisiti di prestazione statica e sismica.
La corte dell’edificio, finora utilizzata come parcheggio, sarà il nuovo centro nevralgico del sistema, con una piazza libera, aree di gioco per bambini e zone di prato alberate. Le nuove aree saranno dotate di una pavimentazione drenante per lo smaltimento delle acque. Sul lato esterno, invece, il verde abbraccerà le palazzine, declinandosi in orti urbani, filari alberati e un giardino comunitario. Gli orti, 24 in totale, saranno divisi in parti uguali sui lati esterni delle palazzine, in modo che ogni alloggio possa avere il proprio.
A cambiare il volto del complesso sarà, invece, la realizzazione di nuove strutture esterne, rispettivamente sul fronte interno ed esterno, che incrementeranno la superficie a disposizione degli inquilini e doneranno un’immagine unitaria e coerente agli edifici. Sul lato interno, che guarda alla corte centrale, le “terrazze giardino” occuperanno tutta la lunghezza della facciata, aumentando lo spazio esterno disponibile per alloggio da 4,5 mq a 30-32 mq, mentre sul lato esterno degli edifici, le “logge” prenderanno il posti dei balconi esistenti, portando la superficie calpestabile da 5,4 mq a 9,4 mq.
La struttura sarà costituita da un telaio in acciaio mentre gli elementi di chiusura saranno costituiti a volte da parapetti, a volte da pannelli a tutta altezza, in lamiera stirata. Negli angoli, in prossimità dei vuoti, sarà invece presente una griglia metallica che favorirà la crescita di piante rampicanti in punti strategici delle terrazze.
Il colore di tutti gli elementi costruttivi e architettonici riprende il rosso mattone del rivestimento esterno esistente, in modo da avere un risultato complessivo omogeneo e armonioso, in cui risalta il verde delle fioriere e dei rampicanti.