HomeArchitetturaPortrait Milano, il progetto di Michele De Lucchi fa rinascere l’ex Seminario

Portrait Milano, il progetto di Michele De Lucchi fa rinascere l’ex Seminario

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Ci sono luoghi nelle città dove la storia ha lasciato il proprio segno: il perimetro della pianta, le mura degli edifici, i materiali da costruzione testimoniano ciò che è stato, contribuendo a definire l’identità di uno spazio e di una comunità. Quando questi luoghi vengono abbandonati, rigenerarli e restituirli alla città diventa un dovere, una necessità.

A Milano è accaduto: dopo vent’anni di abbandono e chiusura l’ex Seminario Arcivescovile di Corso Venezia è stato finalmente rigenerato e trasformato in Portrait Milano, una nuova destinazione dedicata all’ospitalità di alto livello con una serie di servizi che vanno dalla ristorazione allo shopping, dal benessere alla cultura.

Il progetto di rinnovamento conservativo del complesso, promosso da Lungarno Collection e realizzato dopo un’attenta indagine storica, è stato affidato all’architetto Michele De Lucchi e al suo studio AMDL Circle mentre per occuparsi degli interni, dall’atmosfera sofisticata ma al tempo stesso accogliente e domestica, è stato chiamato l’architetto Michele Bönan.

© AMDLC

Costruito nel Cinquecento e manipolato varie volte, il Seminario Arcivescovile di Milano appare oggi come un grande palazzo intonacato dotato di chiostro colonnato. Sono stati preservati i cornicioni, le aperture, i colori e i materiali originali; le cornici delle porte e delle finestre, con ante a due battenti e chiusure vetrate per le attività commerciali, ingentiliscono l’impatto delle grandi superfici murarie, integrando loghi e grafiche in modo non invasivo.

Un doppio loggiato di colonne binate incornicia il chiostro, vero cuore del complesso. Al piano terra il porticato è usato come spazio per accedere ai ristoranti, ai caffè-bistrot e alle boutique esclusive, nonché come accesso all’albergo. Il loggiato del primo piano è il centro nodale di distribuzione, riservato ai clienti dell’hotel che da qui accedono alle camere. Sotto il loggiato, con le volte intonacate, è possibile allestire esposizioni di arte e interventi scenografici.

La reception dell’albergo trova la sua naturale collocazione sulla destra dell’androne di ingresso di Corso Venezia, che mantiene il suo ruolo di entrata principale. Sul lato nord sono collocati il ristorante e il bar dell’hotel con accesso al giardino restaurato con dehors. Il lato ovest è quello che affaccia sull’elegante area commerciale di via Sant’Andrea ed è invece destinato alle boutique. Infine, il corpo di fabbrica a sud, contenuto tra due scaloni storici, è caratterizzato da una prima area dedicata a boutique, per poi proseguire oltre la scala centrale con il grande ristorante esposto al sole.

Al piano superiore si sviluppa l’albergo dotato di 73 camere e spazi di ristorazione riservata, ricevimento e salotti; inoltre, il lastrico solare presente sul lato nord della copertura è trasformato in rooftop bar con affaccio a 360° sulla città.

Al piano interrato si trovano piscina, palestra e area wellness oltre a una grande area per eventi e ai locali di servizio. Sotto il cortile centrale, è stato mantenuto il preesistente garage sotterraneo aperto al pubblico, con accesso diretto da corso Venezia.

© AMDLC

La realizzazione dei nuovi corpi di risalita, necessari per collegare i livelli della struttura e per garantire il rispetto delle normative di accessibilità e sicurezza, è avvenuta nel rispetto della struttura storica, definendo la posizione di scale e ascensori in modo da non intaccarla.

L’eleganza austera del progetto viene infine stemperata dalla presenza del verde: la vegetazione ritma la scansione dello spazio, introducendo alberi, arbusti e fiori tra la pietra e il cemento. Il tutto esaltato da un’illuminazione equilibrata distribuita su punti luminosi collocati lungo i colonnati, i cornicioni e le facciate.

Tra store di lusso (Antonia, SO-LE Studio) e destinazioni fine dining (Beefbar, 10_11), Portrait Milano restituisce così alla città uno dei suoi gioielli più preziosi, inaugurando una nuova e vivace piazza per turisti e cittadini.