La Biblioteca di Studi Umanistici dell’Università di Pavia, recentemente inaugurata, è l’ultima biblioteca progettata dallo studio milanese Alterstudio, specializzato nella realizzazione di biblioteche aperte alla comunità e destinate alla socializzazione e all’apprendimento collaborativo.
Le sale di consultazione firmate Alterstudio puntano sempre a creare “luoghi di socialità culturale” e a fornire così un servizio alla comunità che aumenti il capitale sociale del territorio: nel caso di Pavia, la Biblioteca occupa un edificio utilizzato in precedenza come monastero e caserma e diventato oggi uno spazio anticonvenzionale, finalizzato a consentire e agevolare l’apprendimento collettivo e lo scambio dinamico delle conoscenze.
La struttura è organizzata in base a tre diversi “livelli”: uno al piano terreno aperto a tutti, anche a coloro che sono esterni all’università, con spazi di consultazione e collezioni; uno al primo piano interrato e al primo e secondo piano, a uso esclusivo degli utenti dell’università, con collezioni direttamente accessibili a scaffale aperto; il terzo livello dedicato ai depositi e accessibile solo mediante l’intermediazione degli operatori, per un maggiore approfondimento della ricerca.
Gli architetti di Alterstudio firmano così la prima biblioteca universitaria in Italia autenticamente aperta alla comunità.
Fotografie di Simone Ronzio.