HomeArchitetturaLa biologia edile di una casa sulla strada del vino

La biologia edile di una casa sulla strada del vino

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Sulla strada del vino di Appiano e tra le foreste e le rocce del luogo sorge una casa che ha come parola d’ordine un concetto preciso: la biologia edile.

Lo sviluppa a partire dalla tecnica di costruzione e dai materiali: il sistema brevettato di holzius consiste infatti in un tassello in legno con bordi a coda di rondine che, insieme alle giunzioni a pettine e incastri, e all’utilizzo dell’antica tecnica di avvitatura con cavicchio filettato in legno, permette di realizzare pareti, solai e tetti senza l’impiego di colle o parti metalliche, soddisfacendo così sia i più alti standard biologici di costruzione che i requisiti tecnici di prestazione delle costruzioni moderne.

Grazie agli incastri a coda di rondine, pareti e soffitto sono stati prodotti interamente in legno massello e poi intonacati naturalmente, utilizzando all’esterno intonaco di calce incolore e all’interno intonaco di argilla.

Sono stati realizzati secondo i principi della biologia edile anche gli impianti domestici di cui è esperto il proprietario, imprenditore del settore elettrico che per la sua casa ha predisposto un sistema in cui tutti i cavi sono stati schermati e la rete internet wireless viene trasmessa attraverso tre stazioni, che possono quindi operare con una potenza di segnale inferiore; di notte, inoltre, è possibile scollegare l’intero impianto elettrico dalla rete, una caratteristica sempre più richiesta dai clienti.

L’approccio vicino all’ambiente continua nei dettagli. I pavimenti sono realizzati con un calcestruzzo naturale in finitura non completamente liscia così da rendere meglio l’effetto materico della superficie. Infine, l’intera casa è ventilata e climatizzata naturalmente: per la ventilazione d’estate, per esempio, approfitta dell’aria fredda proveniente dalle vicine ‘buche di ghiaccio”. Estendendo ulteriormente la nozione di “impatto zero”.