Arte d’avanguardia, architettura ipnotica, viabilità urbana: mondi diversi che si uniscono nella celebre Metropolitana di Napoli, dove alcune delle stazioni più belle sono state progettate da architetti e artisti famosi, tra cui Gae Aulenti, Atelier Mendini, Massimiliano Fuksas, Edouardo Souto de Moura e molti altri.
Dal momento che, nel solo 2017, queste stazioni sono state visitate da ben 176 mila persone (dati emersi da un’indagine condotta dall’Università Vanvitelli), il provvedimento è d’obbligo: nascerà un nuovo museo, il MAM – Museo Aperto della Metropolitana.
Un progetto ambizioso reso possibile dall’investimento di otto grandi imprese italiane: Metropolitana di Napoli con CoopCulture, Gesac Aeroporto internazionale di Napoli, Ansaldo STS, Ferrarelle, Laminazione sottile, Metropolitana Milanese S.p.A., MSC crociere.
L’obiettivo è non solo quello di valorizzare una straordinaria opera d’arte pubblica permanente e aperta a tutti ma anche di realizzare in futuro nuove installazioni, comprendendo le periferie, e ospitare eventi culturali.
Una grande occasione di sviluppo per la città di Napoli e per la sua comunità, chiamata a custodire questo splendido gioiello.