“Siamo orgogliosi di aver contribuito a restituire ai cittadini una parte della città. Crediamo fermamente nelle potenzialità di uno spazio pubblico libero, ben disegnato e capace di essere attivato dalle persone, dai loro ricordi, dai loro sogni e dalle loro esperienze.”
Con queste parole Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, fondatori dello studio C+S Architects, spiegano il grande progetto di riqualificazione della Piazza del Cinema di Venezia, disegnata per ricucire insieme gli elementi che hanno creato l’identità di questo spazio urbano.
Il Palazzo del Cinema e il Casinò, edifici storici vincolati, sono stati infatti riuniti grazie a un spazio pubblico continuo di pietra bianca, che esalta la dimensione generosa dello spazio storico e riporta alla memoria i fasti della Belle Epoque; la quota della piazza è stata alzata per permettere la vista del mare ed è interamente realizzata utilizzando la pietra Apricena monocroma, estesa a tutta la superficie della piazza e capace di sottolineare la grande forza dimensionale della piazza e la grandeur dei suoi edifici.
La continuità della materia monocroma viene poi esaltata dai dettagli dell’orientamento delle pietre, dei tagli per lo smaltimento delle acque, dei tasselli della fontana invisibile che occupano la parte centrale della piazza e dei corrimani e parapetti di ottone.
Inoltre, le panche in marmo naturale ricostituito, i pini marittimi autoctoni e ripiantati e il giardino sinuoso sono progettati come il simbolo di un terzo edificio che avrebbe dovuto completare la piazza ma non è mai stato costruito.
Infine, la piazza, pensata per essere funzionale al Festival del Cinema di Venezia, è poi invisibilmente infrastrutturata per essere adattata a molteplici usi e permettere l’attivazione di eventi durante la giornata e per l’intero anno solare.
Parola d’ordine: multifunzionalità.
