Nel cuore della Valchiavenna, lo studio di architettura ESarch ha curato la ristrutturazione di una preesistente abitazione rurale costruita nel periodo compreso tra gli anni Venti e gli anni Trenta: l’obiettivo era reinventare la geometria delle facciate grazie a lievi interventi aggiuntivi.
La residenza, originariamente composta da due corpi di fabbrica, consiste ora in un volume coerente, dove la disposizione irregolare dell’edificio esistente è stata trasformata da uno spesso strato di intonaco rustico e dalla geometria degli innesti in legno di abete.
Gli innesti sulle facciate dell’edificio corrispondono alle aperture, come la monumentale porta d’ingresso e la terrazza: in particolare, la porta d’ingresso evidenzia il punto di incontro tra i due corpi della casa.
La casa si sviluppa su tre livelli e vi si accede attraverso una scala che porta al primo piano, occupato da un soggiorno, una sala da pranzo, una cucina e un bagno; il piano superiore ospita la zona notte: due camere da letto che si affacciano sull’ampio terrazzo, con vista sul giardino antistante; il piano terra è un monolocale indipendente.
Infine, gli interni sono luminosi, con finiture di legno e grigie atte a rievocare i materiali degli esterni, al fine di ottenere un senso complessivo di armonia e uniformità.
