A Lecce una giovane coppia di imprenditori ha affidato allo studio Margine, fondato dagli architetti Giulio Ciccarese e Valentina Pontieri, il progetto di una residenza privata nel quartiere Mazzini, cuore pulsante del capoluogo salentino.
Denominato Naoshima, il progetto risponde al desiderio dei committenti di vivere in una casa minimale e funzionale, con un grande open space dove poter accogliere amici, cucinare in compagnia e al tempo stesso godere della tranquillità della zona divano e degli spazi esterni al piano terra del complesso residenziale.
Nella zona giorno è stato dunque incastonato un “cubo attrezzato” capace di separare la zona divano e la zona pranzo ed allo stesso tempo contenere tutti i servizi necessari a una zona living. Rivestito di pannellature di rovere che donano calore agli ambienti, verso l’ingresso e il divano, il cubo si fa parete attrezzata ospitando una cappottiera, il televisore ed ulteriori spazi contentivi.
Nei passaggi laterali, che collegano una zona all’altra del soggiorno, il cubo ospita un bagno di servizio dal lato del giardino ed una dispensa dal lato interno. Verso la zona pranzo il cubo diventa invece parete attrezzata a servizio dell’isola cucina.
A rendere ancor più particolare il cubo attorno a cui ruotano gli spazi di Naoshima è il color rubino che caratterizza ogni superficie interna dello stesso, dai rivestimenti in resina ai sanitari.
Sulla zona giorno si aprono due porte a tutt’altezza che nascondono l’accesso secondario all’abitazione ed il corridoio di distribuzione della zona notte che ospita due camere singole, una camera padronale ed un bagno privato dotato di vasca realizzata in muratura e rivestita, al pari di pareti e pavimento, di resina color sabbia.
Una seconda boiserie in rovere è collocata nella camera padronale. Funge da fondale e spalliera del letto e nasconde, dietro due porte, una cabina armadio ed un bagno ad uso esclusivo della coppia.
Tutte le falegnamerie del progetto Naoshima sono state progettate da Margine e sono state impreziosite da complementi d’arredo Flexform, Gebrueder Thonet Vienna, Barazza e Bora. Il risultato è una casa dai toni neutri e freddi da poter accendere con accenti di colore, piante e dettagli eclettici provenienti dal mondo artistico, in sintonia con le richieste dei proprietari.
