HomeArchitetturaOpen Project: così San Lazzaro di Savena torna a respirare

Open Project: così San Lazzaro di Savena torna a respirare

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La piazza come luogo d’incontro, di sosta, occasione per attivare relazioni fra le persone: a dare corpo a questa visione è il concept “Respiro” ideato da Open Project per ricucire organicamente la piazza e il corso principale del centro storico di San Lazzaro di Savena, cittadina alle porte di Bologna.

L’obiettivo è creare un unico grande spazio urbano con una forte impronta verde, aperto all’uso condiviso e fortemente vissuto dalla cittadinanza, estendendo verso la città la piazza dove si trovano il palazzo comunale, la chiesa parrocchiale e diverse attività commerciali.

Il progetto ha inoltre la duplice finalità di generare un’area di decompressione contribuendo ad abbattere i livelli di inquinamento: il risultato sono 6mila metri quadri destinati a una lunga promenade a uso esclusivo pedonale e ciclabile, compresa fra via della Repubblica, a ovest, e via Emilia, a est, che coinvolge Via San Lazzaro per poi proseguire su piazza Bracci, in cui a farla da protagonista sarà il verde, con alberi di nuova piantumazione e grandi aiuole con sedute. La denominazione “Respiro” deriva anche da qui, dalla riconnessione degli esseri umani tra loro e con la natura.

Verranno de-pavimentati oltre 1.000 mq di superficie oggi impermeabile, tramite la risistemazione e la realizzazione di aiuole verdi, che potranno contenere alberature nuove ed esistenti e ospiteranno sistemi di sedute adatte a tutte le età, collocate nelle zone maggiormente ombreggiate.

La pavimentazione dell’intero intervento, circa 5.000 mq, sarà realizzata con materiali drenanti, che consentono all’acqua di defluire correttamente in caso di eventi meteorici improvvisi, evitando il ristagno e l’accumulo di quantità eccessive d’acqua.

La parte centrale della piazza manterrà la flessibilità e l’apertura a usi differenti ma maggiormente integrati per favorire la vita comunitaria. Inoltre, verranno inseriti specchi d’acqua e fontane a schizzo, con cui i bambini e gli adulti potranno giocare e rinfrescarsi.

Non solo: “Respiro” tiene conto dei cambiamenti avvenuti in tempi recenti e dell’esigenza sempre più sentita di avere a disposizione spazi ibridi e salubri per lo smart working, fornendo un’area attrezzata con pergole ombreggianti per le soste più lunghe.

Conclude Francesco Conserva, partner insieme a Maurizio Piolanti e vicepresidente di Open Project:

«Stiamo vivendo un cambiamento epocale e per affrontarlo abbiamo bisogno di proporre visioni e paradigmi più organici, di creatività, di idee che possano unire e realizzare inclusione; non si tratta di tornare al passato ma di ideare luoghi che facilitino gli incontri, che creino rete. Connettere significa guardare le cose che abbiamo davanti da un punto di vista laterale, per scoprirne il lato straordinario».

E per tornare, davvero, a respirare.