Un progetto residenziale concepito come un intervento di rigenerazione urbana. Giovanni Vaccarini ha recentemente realizzato sul lungomare della città di Pescara Riviera 107, un edificio elegante che lui stesso descrive come un tassello della conurbazione diffusa del litorale adriatico e che reinterpreta la tipologia della palazzina.
Il progetto Riviera 107
Il progetto si colloca in una porzione di tessuto urbano dove ad alcune superstiti ville liberty di ispirazione neoclassica si affiancano imponenti edifici con molti piani, spesso senza qualità. Alcune delle ville, negli anni, sono state rapidamente sostituite dalla rampante tipologia edilizia della palazzina.
Riviera 107 reinterpreta questa tipologia, introducendo nella palazzina una logica distributiva per fasce funzionali. La fascia anteriore dell’appartamento, quella più aperta alla dimensione pubblica, si contrappone così a quella dei servizi, che comprende la distribuzione verticale, i bagni, le cucine, le lavanderie e a seguire alla parte più privata delle camere degli studi.
Seguendo questa logica l’edificio sviluppa ulteriormente il proprio dialogo con l’esterno. Il fronte dell’edificio è arretrato rispetto al filo stradale, definisce così uno spazio semi-pubblico di mediazione tra la parte pubblica della città egli spazi privati. L’androne diventa il luogo collettivo per eccellenza, al quale sono affiancati uno spazio comune per riunioni, feste, gioco e tutte quelle attività comuni che si dovessero rendere necessarie. Ma più di tutto questa logica distributiva ha reso possibile una originale trasformazione dell’affaccio a mare. La facciata che guarda a est, infatti, è pensata come una vera e propria sezione aperta dell’edificio, lungo la quale emergono, con aggetti di diversa ampiezza, i piani dell’edificio. Il corpo compatto viene così scardinato e i piani “slittano” verso l’esterno.
Lo slittamento dei piani definisce un sistema di sbalzi che si protendono verso il mare definendo una porzione di abitazione all’aperto, una sorta di “trabocco urbano”, spiega Giovanni Vaccarini facendo riferimento alle tradizionali strutture lignee per la pesca, che caratterizzano questo litorale. Tale scelta permette agli ambienti interni di realizzare un rapporto diretto assoluto con la vista del mare.
Un intenso rapporto con la città e il paesaggio, con la luce e la vita all’aria aperta, è al centro del progetto. Gli ambienti principali degli appartamenti godono di affacci diretti e di terrazze esterne, pensate come vere e proprie stanze all’aria aperta, parte integrante della vita domestica. L’intradosso dei balconi aggettanti è in metallo, un rivestimento in ottone traforato che aggetta ulteriormente rispetto al piano di calpestio. Vista dal basso, percorrendo il lungomare, la serie di aggetti riflettenti dà luogo a una sorta di inedito quinto prospetto dell’edificio che contribuisce a definire la scena urbana.
La sostenibilità
Riviera 107, progettato da Giovanni Vaccarini Architetti e realizzato con la collaborazione di Proger Spa per l’ingegneria, è infine pensato secondo principi di bioarchitettura e di ecocompatibilità. Le facciate esposte a sud e a nord, maggiormente sottoposte all’azione del soleggiamento estivo e all’azione dei venti freddi invernali, sono state progettate come pareti/lastra scandite da piccole aperture su tutta la dimensione dell’interpiano. Il lato est è completamente vetrato e protetto dal soleggiamento diretto da aggetti compresi tra 250 e 350 cm. Il lato ovest presenta una partitura muraria segnata da bucature a tutta altezza ed è protetta da un aggetto di 150 cm, così da renderlo permeabile al debole soleggiamento pomeridiano. Una centrale energetica a zero emissioni di Co2 è supportata da un sistema di pompe di calore a alta efficienza. Per la realizzazione di Riviera 107 sono poi stati usati legnami certificati FSC, materiali e finiture che seguono la metodologia LCA (Life Cycle Assessment), materiali riciclabili, rinnovabili e ove possibile regionali. È stato attivato un piano di gestione e di raccolta dei materiali riciclabili ed è stato fatto uso di inserti verdi nelle terrazze e giardino pensile, prediligendo le piantumazioni locali a bassa richiesta idrica per minimizzare l’impatto bio-economico. L’edificio è stato progettato e realizzato in classe A+.