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Sensoria Dolomites, architettura e design si fondono con il paesaggio alpino

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Nel bel mezzo del panorama delle Dolomiti si trova un nuovo hotel aperto da poco e che aiuterà a riconciliarci tutti con la natura. Si tratta del Sensoria Dolomites, la meta perfetta per chi cerca relax ma anche un po’ di trekking tra le bellezze del Trentino Alto Adige. Il progetto architettonico è stato affidato allo studio di architettura Senoner Tammerle Architetti, di Lukas Tammerle e Paul Senoner.

Design e architettura al Sensoria Dolomites

«Prima di tutto l’architettura ha voluto ricreare l’identità del luogo» spiega l’architetto Paul Senoner. «Per fare ciò bisogna discostarsi dalle mode del momento e prestare attenzione alle tradizioni nella scelta dei materiali e ai paesaggi in termini di volume degli edifici veri e propri». Ecco allora due blocchi che caratterizzano l’hotel; strutture differenti ma complementari per rispettare l’ambiente circostante. Il primo si distingue come insieme di spazi su un piano solo, il piano terra. I materiali prevalenti sono il legno e il vetro mentre il tetto è ricoperto da un prato con fioriture. In questa parte sono ospitate le zone comuni: reception, lounge, area bar, buffet e ristoranti. Uno spazio è dedicato all’acqua, con una piscina indoor/outdoor a far da elemento focalizzante e zona relax con lettini e vetrate vista panorama. Questo elemento architettonico su un piano diventa un tutt’uno con il paesaggio circostante fatto di boschi, pascoli e del massiccio dello Sciliar. Il secondo elemento, invece, si sviluppa in altezza, su quattro piani ed è dedicato alle aree private. Ciascun ospite dalla propria stanza può godere di un panorama unico rimanendo comodamente sdraiato nella lounge esterna in quanto ogni camera è dotata di un grande balcone con tavolino e lettini per godersi appieno momenti di relax. Nella parte superiore dell’immobile una terrazza panoramica aperta agli ospiti che vogliono riposarsi ammirando il cielo, sentendosi parte integrante del paesaggio.

Il progetto di Sensoria Dolomites vuole risvegliare tutti i sensi, anche quello della vista e decide di farlo con giochi di luce dati da coperture di vetro abbinate a strutture a listelli di legno incrociate che lasciano penetrare la luce creando aree semi-ombreggiate, colori naturali dei materiali, nuance che richiamano il paesaggio circostante e giochi di “vedo-non vedo” tra le varie aree sociali grazie alle vetrate, mentre da ogni area dell’hotel è possibile vedere l’altro edificio.

Infine, i materiali sono quelli tipici della tradizione come la pietra con i suoi colori grigio caldo, terra e bianco; l’abete che, lasciato naturale nel tempo, diviene color ocra; l’olmo per i pavimenti, un legno duro che ricorda il larice con il suo rosso-arancione. A questi materiali e colori caldi si unisce tanto vetro, materiale moderno e fresco. Le pareti rispecchiano i colori e le scelte dei materiali per il resto degli arredi o in abbinamento ai paesaggi che si vedono oltre le vetrate. Il tema preponderante della zona relax, che in parte è interrata, sono i colori della terra, mentre le tre stube sono tutte diverse tra loro. Una è rivolta verso il bosco ed è caratterizzata da un verde forte, intenso, proprio come quello in cui ci si imbatte entrando in un bosco alpino. Un’altra è caratterizzata dal tema della pietra, del rosso, del ferro e infine vi è una stube in legno e vetro con tessuti blu intenso. Nell’area comune, invece, il focus è un grande camino centrale in cui il fuoco diventa un altro elemento naturale bello per tepore, luce e colori.