HomeArteArmando Moriconi: Pietra, Smalti e Bronzo nel segno della materia

Armando Moriconi: Pietra, Smalti e Bronzo nel segno della materia

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Abbiamo incontrato lo scultore Armando Moriconi, artista e artigiano allo stesso tempo, che ci ha mostrato alcuni dei suoi lavori durante l’evento Milano Scultura dello scorso settembre.

Umbro di nascita, Moriconi ha la scultura nel sangue e nello scalpello: la sua passione per l’arte si percepisce chiaramente fin dalle prime parole con cui ci ha accolti nel suo spazio espositivo.

Ci ha raccontato del suo atelier di Foligno, nel cuore della provincia umbra, dove vive e lavora, tra attrezzi e calchi a cui dare forma e sostanza. Ed è proprio nel suo studio che le idee prendono vita e si trasformano in sculture o in grandi installazioni in gres smaltato e decorato con elementi pregiati come la polvere d’oro.

Foto di Andrea Boni

Esperto conoscitore di tutte le tecniche, nella lavorazione del bronzo l’artista recupera appieno la tradizione scultorea realizzando i suoi lavori mediante l’antica tecnica della fusione a “cera persa” la cui applicazione richiede perizia ed esperienza.

La capacità di realizzare le proprie opere rende Moriconi un artista completo, per il quale l’idea, la concezione di un’opera è importante quanto la sua stessa realizzazione.

Progetto e manualità tornano ad avere il medesimo valore all’interno di un processo artistico dove l’uno non può esistere senza l’altra.

Che si tratti di marmo statuario di Carrara o marmo nero del Belgio, fusioni in bronzo a cera persa o ceramica smaltata, la materia non ha limiti nelle sue mani, che creano forme antiche e moderne allo stesso tempo.

Foto di Andrea Boni

Le recenti opere in marmo appartengono alla ricerca della “archeologia del tempo”, come la definisce Moriconi. Significa rendere visibile il trascorrere del tempo, creare uno spazio all’interno dell’oggetto, nel quale le aperture nelle forme permettono il passaggio della luce stessa.

Tutti i materiali scelti sono levigati e ruvidi al contempo, per realizzare opere che possono essere toccate, attraverso le quali si possa dialogare con un nuovo linguaggio. La natura e il paesaggio sono gli sfondi preferiti dall’artista, perché l’aria e la luce li possano attraversare. Ci troviamo quindi di fronte a opere tattili, che ci raccontano in fin dei conti il rapporto stesso dell’artista con la natura: spiagge, rocce, scogli e paesaggi rivivono nella materia inerte.

La pietra si trasforma e da sostanza dura e tagliente diviene morbida e malleabile, assumendo forme evocative e abbinando la tecnica alle proporzioni ben calibrate, come quelle che traggono ispirazione da grandi edifici e strutture contemporanee.

Credit @armando.moriconi.art – La forma dell’immagine – Spoleto 2015

Nei suoi lavori abbiamo trovato elementi classici che si mescolano sapientemente a tematiche attuali, come dimostrano i titoli di alcune sue opere: “Cosmico”, “Elemento Ancestrale”, “Scudo”.

Credit @armando.moriconi.art
armando moriconi
Credit @armando.moriconi.art

Ha inoltre sperimentato la tecnica di lavorazione della ceramica detta “terzo fuoco“, la terza cottura che viene applicata ad un oggetto o piastrella che ha già subito due fasi di cottura per aggiungere preziose decorazioni.

armando moriconi
Credit @armando.moriconi.art

Da oltre trent’anni, del resto, Moriconi costruisce la sua personalissima identità di scultore in controtendenza, che si manifesta nelle sue opere e che ci ha saputo incuriosire ed appassionare con la semplicità dei grandi artisti.

ARMANDO MORICONI

Nasce a Foligno nel 1970. Diplomato presso l’Istituto Tecnico per Geometri di Foligno nel 1995, seguendo la propria inclinazione per la scultura, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Perugia, sotto la guida del Maestro Edgardo Abbozzo e Bruno Corà.

Consegue nel primo anno di Accademia il premio di Scultura al concorso “I GIOVANI E L’ARTE” a cura dell’Associazione Antonio Canova ’91.

Ottiene nel febbraio 1998 una borsa di studio Erasmus presso l’Università di Belle Arti di Barcellona. A Foligno realizza per i Lyons Club i rilievi in bronzo per la facciata della casa di accoglienza “G. Palmas”. Nel settembre 2000 consegue con il massimo del punteggio e lode il diploma di laurea in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia. Nel maggio 2001 vince il primo premio di Scultura “Edgardo Mannucci” a cura del Rotary Club International di Arcevia in provincia di Ancona. Nell’ottobre del 2013 frequenta il reparto di incisione presso la VSA (Visual Art School) di New York, coordinato dalla professoressa Elaine Breiger, dove realizza le sue prime incisioni.

Nel 2016 realizza su commissione il Monumento Ai Caduti di Agliano, opera in bronzo che viene collocata sulla facciata del Municipio di Campello sul Clitunno.

Nel 2018 gli viene commissionata una scultura in marmo bianco che viene collocata al centro della nuova Piazza Giulio Loreti in Pissignano (Pg).

Realizza le sue sculture in marmo, ceramica, bronzo che fonde nel proprio laboratorio con la tecnica della fusione a cera persa.

Varie sue opere appartengono a collezioni private in Italia in California, New York, Osaka, Lussemburgo, Spagna, Germania, Svizzera. Partecipa a varie mostre collettive in Italia.