HomeArteArte Laguna Prize: annunciati i vincitori della 16ᵃ e 17ᵃ edizione

Arte Laguna Prize: annunciati i vincitori della 16ᵃ e 17ᵃ edizione

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Si è aperta negli scorsi giorni la mostra della 16ᵃ e 17ᵃ edizione dell’Arte Laguna Prize. Tra le oltre 240 opere presenti in mostra negli oltre 4.000 mq dell’Arsenale Nord di Venezia, due sono stati i finalisti premiati.
La prima è Anna Drozd-Tutaj (Polonia), vincitrice della 16ᵃ edizione nella categoria “Scultura e installazione”. La sua opera The power of the Element è un’insieme di centrini realizzati a uncinetto utilizzati per creare una composizione contemporanea e spettacolare che, nonostante la sua monumentalità, conserva un carattere effimero.
Anna Drozd-Tutaj, the Power of the Element,
«La giuria ha selezionato l’installazione site-specific dell’artista polacca Anna Drosz-Tutaj per la sua linearità e la pulizia esecutiva. È un ordigno visivo che, attraverso l’assemblaggio di centrini colorati, evoca il potere degli elementi e della memoria che compatta il nostro essere emozionale e logico. Stabilità e dinamismo, originario ed originale, operano come conspiratio oppositorum in perfetta armonia», si legge nella motivazione della giuria.
A vincere la 17ᵃ edizione è invece Ohau Chen (Taiwan) con l’opera Back to Glory: Make __Great Again sempre della categoria “Scultura e installazione”. Ohau utilizza la video-installazione per proporre un futuro ipotetico attraverso l’utilizzo di comuni materiali di propaganda politica. L’artista invita così il pubblico a esprimere il proprio voto su un’immaginaria proposta di militarizzazione della popolazione anziana come risposta al progressivo invecchiamento della società.
Ohau Chen, Back to Glory Make __ Great Again
«Il lavoro presenta un futuro distopico in cui gli anziani sono persuasi a servire l’esercito nazionale in preparazione di una guerra imminente – si legge nella motivazione della giuria. Sebbene ipotetica, questa condizione parla della realtà presente e del terrore di un conflitto che incombe indiscriminatamente su di noi. Il dilemma è chiaro: Chi sacrificare? Giovani o anziani? L’artista invita il pubblico a votare. Il cinismo dell’opera esaspera la posizione critica dell’artista su questioni quali il biopotere e la tanatocrazia in una società contemporanea sempre più tecnocraticizzata. In che modo il corpo umano è disumanizzato e strumentalizzato? Quali processi decisionali e strutture governative sono in gioco? Fallimentare è stata la promessa di una democrazia binaria, perché quest’ultima ha continuato a funzionare presentando l’illusione di una libera scelta. La giura è stata colpita dalla sapiente commistione di vari media e dall’approccio interdisciplinare al lavoro. Il senso dell’umorismo e il linguaggio visivo unici dell’artista, così come l’aver reinventato l’estetica e la sensibilità della propaganda, hanno ulteriormente convinto ad abbracciare il suo invito a una riflessione sulla condizione odierna».
Kailum Graves, The Otherness of Self
A questi due premi si aggiungono anche due menzioni d’onore, una per ogni edizione: per la 16ᵃ se la aggiudica Kailum Graves con l’opera fotografica The Otherness of Self, per la 17ᵃ Chih Chiu con la performance Self Service Barbershop.
Chih Chiu, Self Service Barbershop
Tutte le opere dell’Arte Laguna Prize saranno visibili fino al 16 aprile 2023 presso l’Arsenale di Venezia.