HomeArteInaugurata la Grande Brera a Palazzo Citterio: un sogno lungo 50 anni

Inaugurata la Grande Brera a Palazzo Citterio: un sogno lungo 50 anni

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Con l’inaugurazione del 7 dicembre 2024 si concretizza un grande progetto: l’apertura al pubblico della Grande Brera, nel settecentesco Palazzo Fürstenberg, in seguito Palazzo Citterio, acquisito dallo Stato nel 1972, anno in cui i Sovrintendenti Gian Alberto Dell’Acqua e Franco Russoli formularono l’idea di uno spazio che consentisse al museo di crescere con l’arte del Novecento diventando non solo luogo di conservazione, ma centro di sperimentazione e ricerca.

© Andrea Boni

Durante l’inaugurazione abbiamo potuto visitare uno spazio che per decenni è rimasto chiuso e oggi viene restituito alla città, un museo dove sono custodite, con un allestimento innovativo, le collezioni Jesi e Vitali: oltre 200 opere che comprendono capolavori dell’arte moderna italiana e internazionale, da Carrà a Morandi, Boccioni, Modigliani, fino a Picasso, Braque e molti altri artisti che hanno attraversato l’arte pittorica e scultorea del Novecento.

© Andrea Boni

Dichiara Angelo Crespi, direttore Generale della Pinacoteca di Brera:Ci siamo dati il compito di concludere il cinquantennale percorso di Palazzo Citterio entro il 2024, perché crediamo che sia un atto doveroso, eticamente ed economicamente. Un atto che consente di pensare l’edificio di Brera come un unicum al mondo“.

© Andrea Boni

Sottoposto nel corso degli anni a differenti interventi di recupero, il Palazzo ha visto alternarsi vari progetti con diversi stanziamenti di fondi da parte del Ministero: dal primo progetto di Giancarlo Ortelli e Edoardo Sianesi alle ristrutturazioni degli anni Duemila con la ridefinizione dei locali ipogei e la sistemazione degli spazi non edificati. Fino a giungere all’ultimo corposo finanziamento del 2012 con l’avvio dei lavori completati nel 2024: l’intervento è consistito in importanti opere di consolidamento strutturale di una parte dell’edificio, di perfezionamento degli impianti e nella realizzazione degli allestimenti in continuità con i restauri.

© Andrea Boni

Al secondo piano  è possibile visitare la sezione esposta con l’allestimento dell’architetto Francesco Librizzi, organizzata in tre spazi distinti: una parte introduttiva sulla Grande Brera, una lunga sezione sulla storia architettonica del Palazzo di Brera e di Palazzo Citterio e una terza area che narra queste storie insieme.

© Andrea Boni

Infine, nell’ipogeo di Palazzo Citterio è presente, dall’8 dicembre 2024 al 23 marzo 2025, l’esposizione dal titolo “Mario Ceroli. La forza di sognare ancora”, che comprende 10 monumentali lavori inediti site-specific, eseguiti nell’ultimo anno dall’artista appositamente per lo spazio progettato da James Stirling negli anni Cinquanta.

© Andrea Boni

L’ultima fase dei lavori ha visto la collaborazione dell’architetto Mario Cucinella, mentre gli storici dell’arte e i curatori, per la prima volta al mondo in un museo, hanno potuto usufruire di uno strumento tecnologico innovativo: la realtà aumentata del software NOOR, che ha permesso di pre-visualizzare il posizionamento delle opere d’arte e di consentire una valutazione in tempo reale degli spazi espositivi.

© Andrea Boni

Per il suo intervento l’architetto Mario Cucinella, che ha lavorato di concerto con ERCO, leader mondiale per l’illuminazione architetturale e delle opere d’arte, e Goppion, eccellenza del Made in Italy nella realizzazione delle vetrine e teche museali, si è ispirato ai concetti di inclusività e di dialogo del Palazzo con la città.