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Le sculture di Louise Manzon

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Elementi naturali e figure femminili che non sono solo delle semplici sculture ma che rappresentano messaggi del mondo contemporaneo. Un pezzo d’arte unico ma che funge anche da prezioso oggetto di design. Stiamo parlando delle opere realizzate dall’artista franco-brasiliana Louise Manzon che vanta esposizioni in ogni angolo del globo.

Chiunque sia sensibile ai temi che riguardano la salvaguardia dell’ambiente e delle sue risorse, oppure sia affascinato da una lettura originale dei grandi temi d’attualità, dalle migrazioni alla condizione femminile, può trovare nelle sculture di Manzon la massima espressione di quella vitalità che cerca di indagare la contemporaneità. Le figure femminili di “Aion”, ad esempio, rappresentano il perenne processo migratorio, insito nella natura umana. I volti femminili sono protratti verso l’alto alla ricerca di un miraggio, un’idea astratta e sognante per poter ritrovare la propria identità. Il tutto riprodotto in scultura con ceramica, tele di metallo, chiodi, filo di rame ma anche smalti e bronzo.

LOUISE MANZON – Inquinamento agricolo da fitofarmaci – credit ph Pietro Savorelli

Una delle sue opere è ora presente nella 23esima Esposizione Internazionale alla Triennale di MilanoUnknown Unknowns. An Introduction to Mysteries”, visibile dal 15 luglio all’11 dicembre 2022.

Attraverso i suoi pesci scultorei dall’aspetto misterioso, Manzon affronta la questione ambientale nel padiglione del Kenya, paese che ospita dal 1972 la UNEP (United Nation Environment Program), organizzazione di coordinamento globale per lo sviluppo di soluzioni ambientali. Le acque oggi nel mondo sono minacciate da inquinamento di diverso tipo, da quello da fitofarmaci fino a quello industriale, che provocano danni incalcolabili sulla catena alimentare degli organismi viventi. Le sue sculture, raffiguranti pesci ancestrali, rappresentano la bellezza della natura che deve essere preservata dall’azione scellerata dell’uomo.