HomeDesignDesign_fiction, l'installazione di ISIA Firenze che ha "hackerato" il Fuorisalone

Design_fiction, l’installazione di ISIA Firenze che ha “hackerato” il Fuorisalone

-

 

Durante l’ultimo Fuorisalone lo spazio DAYLIGHT di Superstudio ha ospitato l’installazione Design_Fiction di ISIA Firenze il cui concept è stato curato dal professor Mirko Tattarini.

L’installazione aveva come protagoniste 14 diverse poltrone hackerate da altrettanti progettisti del corso di Design Strategico del biennio magistrale di ISIA Firenze e, al centro, spiccava il tappeto ibrido Planet Fiction Rug. Ma cosa vuol dire “hackerate?” Hackerare un oggetto significa interpretarlo diversamente da quanto previsto dalla sua prima progettazione, svelarne le opzioni, ampliarne l’orizzonte d’uso, quindi allungarne la vita sconfiggendo l’obsolescenza percepita.

Per rendere unica l’installazione è stata determinante anche la tecnologia, grazie a contenuti realizzati attraverso sistemi di intelligenza artificiale e resi disponibili in realtà aumentata ed altre modalità interattive. Nello specifico, il tappeto era costituito da 26 diverse tessere che narravano, attraverso infografiche, la situazione sul cambiamento climatico e sulle migrazioni che può generare. Il tappeto, dunque, è diventato il pretesto per ricordare, discutere e generare consapevolezza, specialmente nei più giovani.

Il tappeto è un concept ideato da Mirko Tattarini, con la collaborazione di Veronica Bogao ed Elisabetta Mucci nella manipolazione dei materiali e delle tecnologie di lavorazione. Per la sua realizzazione hanno lavorato anche MOST, un laboratorio specializzato in lavorazioni e nobilitazioni di alta gamma attraverso tecnologie avanzate, MANUSA, una cooperativa sociale che coniuga artigianato tessile e valori etici e sociali e non sono mancati anche i tessuti prodotti da Fratelli Bacci Filati.