HomeDesignIl grande gioco del design: Matrix4Design incontra Studio Tagmi

Il grande gioco del design: Matrix4Design incontra Studio Tagmi

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Curiosità per l’artigianalità antica, ricerca delle forme e dei materiali e tanta voglia di sperimentare: è il grande gioco della creatività ad animare ogni giorno il lavoro di Studio Tagmi, laboratorio multidisciplinare con base a Milano fondato da Danilo Leonardi, interior e industrial designer, e dalla moglie Valentina Antinori, graphic designer. Autori della collezione StoneLand, realizzata in collaborazione con StoneLab Design e Ganci Argenterie e presentata in occasione dell’ultimo Fuori Salone, Danilo e Valentina sono in realtà una miniera di idee e fantasia applicate al progetto, impegnati in un processo di esplorazione inesausta del mondo che ci circonda, per trarne ispirazioni sempre nuove. Li abbiamo intervistati.

 

In occasione del recente Fuorisalone avete creato in collaborazione con il marchio StoneLab Design la collezione StoneLand, comprendente complementi, lampade e accessori in marmo e metallo. Da dove è venuta l’ispirazione? 

“Avevamo nel cassetto CAVA, il cavatappi in marmo con il chiodo piegato e infilato al suo interno. Danilo l’aveva sviluppato da diverso tempo e come facciamo spesso con le nostre creazioni, se non troviamo la giusta realtà a cui proporre gli oggetti, aspettiamo il momento adatto per farlo. Quando, lo scorso anno, abbiamo incontrato StoneLab Design, durante il Fuori Salone del Mobile 2017, si è creata subito una bellissima sinergia e quando ci hanno affidato la creazione della collezione da presentare al Fuori Salone del Mobile 2018, in pochissimo tempo abbiamo disegnato la collezione ispirata alla forma e all’opera degli attrezzi di lavoro sulla pietra.

Amiamo creare sinergie tra le realtà artigianali ed eravamo convinti che il marmo con la grandissima esperienza di StoneLab Design e il metallo affidato alla storica e raffinata lavorazione di Ganci Argenterie sarebbe stato un connubio perfetto per dare vita alla collezione. Chiodi, tubi, carrucole, penetrano e modellano la materia e diventano elementi strutturali o complementari che impreziosiscono gli oggetti. Sono il filo conduttore di un viaggio alla scoperta di un panorama domestico familiare rivisitato in marmo dove al peso e alla naturalezza del marmo viene affiancata la leggerezza e la luminosità del metallo.”

 

La collezione StoneLand rappresenta un raffinato punto di equilibrio tra lo studio della materia e il valore estetico. Nel vostro processo creativo viene prima la ricerca materica oppure l’idea formale? È la materia ad adeguarsi alle esigenze estetiche o viceversa?

“Danilo è un grande sperimentatore della materia quindi direi che la partenza è sempre la ricerca materica anche se, alcune volte, come in questo caso con la collezione StoneLand, lo studio della materia è andato di pari passo alla ricerca formale. Dopo un’attenta selezione dei marmi e dell’imprevedibilità delle sue colorazioni abbiamo deciso quale oggetto realizzare con quelli scelti e successivamente quale finitura metallica affiancare (ottone lucido o ottone ramato) per ingentilire e impreziosire gli oggetti disegnati.”

 

Quali sono le caratteristiche e i valori che rendono inconfondibile un prodotto creato da Studio Tagmi? Qual è il vostro marchio di fabbrica?

“Il gioco e la sperimentazione con gli oggetti del passato e della vita quotidiana sono la chiave interpretativa delle nostre creazioni. Amiamo andare ai mercatini, studiare le forme e la funzionalità insita nelle cose che si facevano una volta, siamo affascinati dall’artigianalità con cui si producevano gli oggetti, dagli attrezzi con cui venivano realizzati, dai materiali che venivano adoperati. Molto spesso la nostra è una rivisitazione di ciò che già c’è, di ciò che già esiste o che è caduto in disuso, o altrimenti diamo nuove funzioni a forme che ci affascinano, come nel caso di Pestone, il mortaio creato per la collezione StoneLand che nasce da un vecchio pistone del motore di un camion che avevamo in studio da anni.”

 

State lavorando su nuovi progetti? Quali obiettivi vi proponete di raggiungere in futuro? 

“La sperimentazione dei materiali anche come solo atto creativo è una costante quotidiana del nostro lavoro. Danilo crea, cuce, costruisce, smonta, dipinge, taglia, assembla e io, nella mia razionalità, cerco di seguirlo nel suo processo creativo dandogli suggerimenti e consigli. Come diceva Massimo Vignelli ‘Io sono il motore, mia moglie i miei freni’: ci siamo sempre ritrovati in questa affermazione che ci rappresenta nel lavoro e nella vita.

In questo momento stiamo lavorando molto alla direzione artistica di alcuni marchi di cui curiamo non solo lo sviluppo di prodotto, come nel caso di StoneLab Design, ma anche l’immagine visiva del brand. Vorremmo, in parallelo ai progetti che stanno nascendo e nasceranno in collaborazione con realtà aziendali, sviluppare una linea più artistica da inserire nel circuito delle gallerie d’arte/design, che ci permettono di non avere vincoli di fattibilità e riproducibilità industriale dando pieno sfogo alla nostra creatività.”