Home#dontstopdesignNardi, in scena l’outdoor Made in Italy: intervista a Floriana Nardi

Nardi, in scena l’outdoor Made in Italy: intervista a Floriana Nardi

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In un momento storico nel quale tutti noi abbiamo preso nuova consapevolezza di che privilegio sia passare il tempo all’aria aperta, lasciandosi cullare dalla luce del sole, dai suoni e dai profumi della natura, Nardi si pone come punto di riferimento nel mondo dell’arredo outdoor, ambasciatore della qualità italiana nel mondo. Dal 1990 l’azienda vicentina s’impegna nella ricerca di forme e materiali sempre più performanti con l’obiettivo di creare ambienti esterni accoglienti e confortevoli, spazi di relax e convivialità in sintonia con le persone e con lo scorrere delle stagioni. Della storia di Nardi, dei valori di sostenibilità, innovazione e design che da sempre rappresentano l’identità del marchio, abbiamo parlato con la CEO Floriana Nardi, che ci ha anche svelato alcune delle novità in serbo per i prossimi mesi.

Floriana Nardi

Al Supersalone 2021 Nardi presenterà la nuova collezione Doga. Quali sono le caratteristiche che rendono unica questa proposta di arredo outdoor?

È una collezione fresca, leggera e spiccatamente ergonomica, composta da sedute con e senza braccioli di dimensioni diverse e un tavolino d’appoggio per rispondere a più esigenze a seconda dell’ambiente da arredare.

La caratteristica principale di questa collezione è il motivo della doga che si modella in modo fluido su ciascuna seduta per accogliere il corpo. L’unione delle doghe alla struttura, grazie a particolari raccordi, elimina gli spigoli per un effetto d’insieme morbido e arrotondato. La palette colori è ampia e inedita: una specifica ricerca ci ha permesso di simulare diversi ambienti outdoor dove la collezione potrebbe essere inserita e di individuare macro temi cromatici declinati in coppie di colori. Questi ultimi sono 9, tutti molto naturali, sulle tonalità del verde e della terra, leggermente desaturati come se stemperati dal sole, molto materici e piacevoli al tatto, per una sensazione di benessere completa.

Nardi – Doga

Nardi è un’azienda fortemente radicata nel territorio vicentino, dove è nata nel 1990. Che cosa significa per voi interpretare nei vostri prodotti i valori del Made in Italy?

È vero, siamo molto legati al nostro territorio e la nostra è una filiera produttiva praticamente a chilometro zero: progettazione, produzione, magazzini e amministrazione sono distribuiti in una manciata di chilometri. Per noi definire i nostri prodotti Made in Italy è una responsabilità: significa progettarli e farli bene e con competenza, controllare al massimo il ciclo della qualità a garanzia del consumatore, realizzare servizi pre e post vendita. E la nostra visione abbraccia anche la tutela dei lavoratori, la loro formazione, l’attenzione alla sostenibilità ambientale: tutti fattori che fanno parte del vero Made in Italy. Nardi esporta l’85% del proprio fatturato e da sempre l’estero riconosce e premia il saper fare italiano.

Nardi – Sipario

Un altro aspetto a cui Nardi riserva grande attenzione è quello della sostenibilità, basti pensare all’uso della plastica riciclata nelle vostre collezioni. Ci racconta qualcosa di più di questo impegno per l’ambiente?

È un aspetto insito nella nostra azienda sin dalla fondazione, forse proprio perché siamo così radicati nel nostro territorio che cerchiamo di tutelare. Abbiamo tre siti produttivi nei quali ricicliamo tutti gli scarti di produzione; l’ultimo degli stabilimenti è stato inaugurato nel 2017 e progettato con tecnologie all’avanguardia a livello impiantistico e ambientale, è inoltre a basso impatto energetico e sfrutta un sistema di pannelli fotovoltaici. Ci impegniamo anche a mettere progressivamente in atto azioni per migliorare le nostre performance ambientali grazie alle analisi LCA (Life Cycle Assessment) che abbiamo effettuato per alcuni prodotti negli ultimi anni. Ma senza dubbio l’impegno più significativo in tema di sostenibilità è il programma industriale Regeneration inaugurato nel 2019 per la realizzazione di una linea di prodotti in plastica riciclata. L’ultimo prodotto, il divisorio modulare per esterno Sipario, è già sul mercato e presto lanceremo altre collezioni, sempre in plastica riciclata.

Nardi – Sistema Net

Quali sono oggi, secondo Nardi, le tendenze che guidano lo sviluppo dell’arredo outdoor? Come crescerà il settore nei prossimi anni?

Penso che il trend andrà decisamente verso spazi outdoor sempre in movimento per adattarsi alle diverse ore del giorno, alle stagioni e alle esigenze personali o famigliari: accogliere numerosi ospiti in ampie sedute che favoriscono la socializzazione o assolvere alla necessità di privacy con sedute singole. Di conseguenza gli arredi per esterno dovranno tendere a una forte versatilità e flessibilità di utilizzo. Oltre a questo, cresce il gusto per l’esterno e ciò apre ampie prospettive in tema di design, colori e styling.

Anche nel campo dell’hôtellerie si è prepotentemente affermata l’importanza delle zone outdoor realizzate sempre di più ricercando una forte identità, cura dei dettagli e possibilità di modificare/variare l’economia degli spazi. Per ottenere tali obiettivi, la progettazione dei concept alberghieri è sempre più affidata a progettisti il cui ruolo è in forte crescita, così come anche alcuni rivenditori specializzati si stanno organizzando per offrire questo tipo di servizio al cliente finale. E a questi professionisti dobbiamo essere in grado di proporre collezioni performanti sotto ogni punto di vista.

Nardi – Rio Alu

Obiettivi futuri del brand?

Ogni giorno mettiamo passione, esperienza ed energia in quello che facciamo.

Per il futuro ci piacerebbe confermarci leader nel settore dell’arredo outdoor, anche se il sogno più grande è quello di diventare dei veri trendsetter del vivere all’esterno.

Questa è una sfida che ci vede già da tempo impegnati nella ricerca di forme e materiali per realizzare prodotti sempre più performanti e comodi con l’unico scopo di offrire all’utente una sensazione di benessere all’aria aperta, grazie ai nostri prodotti.

Tra gli obiettivi futuri, oltre alla continua ricerca per essere sempre più sostenibili attraverso l’utilizzo di materiali rigenerati, c’è il progetto di aumentare la capacità produttiva e di ottimizzare la logistica interna.