Cambia la formula espositiva, restano intatte qualità e stile. In occasione del Salone del Mobile 2019 De Castelli aderisce al nuovo concept S.Project dedicato all’architettura d’interni e raddoppia il proprio spazio trasferendosi al padiglione 22, dove sarà presentato il panorama completo delle collezioni di arredo e superfici.
Il nuovo allestimento è l’occasione giusta per puntare i riflettori sulle inedite sperimentazioni dedicate al metallo, esprimere le potenzialità progettuali e raccontare la capacità di sviluppare soluzioni custom in collaborazione con architetti, designer, altri brand.
Il percorso si apre all’ingresso con il bancone e la superficie a parete, entrambi modellati seguendo una linea sinuosa: un meraviglioso drappeggio in rame che anticipa il nuovo orizzonte progettuale di De Castelli, focalizzato sull’implementazione di tecniche innovative che comportano particolari e complesse lavorazioni per ottenere forme sempre più organiche e flessuose.
Una “piazza” accoglie poi i visitatori in un ambiente volutamente neutro e luminoso che rende protagonista la grande panca collettiva nata da un’idea di Cino Zucchi, un nastro continuo in ferro DeLabré che variando su tre diverse altezze diventa seduta, appoggio, consolle occasionale.
Da questo punto centrale è possibile scoprire la sequenza delle ambientazioni che mettono in scena i nuovi complementi, gli update, una selezione dei prodotti già in gamma e le superfici, abbinati secondo assonanze formali e materiche in coerenza alle scelte visuali che caratterizzeranno il nuovo catalogo.
Così le novità – i tavolini componibili Alchemy, design Stormo, l’asciutta libreria modulare Babele e il mobile a cassetti Pandora, entrambi di Martinelli Venezia Studio – vanno a delineare scenografie che accentuano una geometria, declinano una tonalità, enfatizzano una texture, confermando quel linguaggio di design che definisce tutta la proposta De Castelli e ha reso il brand un punto di riferimento internazionale per l’eclettismo, l’eccellenza e l’elevata competenza realizzativa.
Sulla “piazza” si affaccia infatti anche l’ampia materioteca, ad accesso riservato ma visibile a tutti grazie alla parete vetrata che valorizza il prezioso patrimonio di materiali e finiture che l’azienda ha messo a punto in anni di costante ricerca, un fulgido esempio di cosa la cultura manifatturiera italiana sia ora e sempre in grado di creare.