HomeDesignSeppia di Frascio, il designer Marcello Cutino racconta la sua camaleontica maniglia

Seppia di Frascio, il designer Marcello Cutino racconta la sua camaleontica maniglia

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Forma, funzione, colore. Nasce da questo magico trittico il design della collezione Seppia, la serie di maniglie progettate da Marcello Cutino di BCF Design per Frascio, marchio italiano leader nella ricerca e nello sviluppo di accessori per porte e finestre. Ogni modello è il risultato dello studio accurato di ogni componente, in un sofisticato gioco di equilibri che punta a creare una maniglia discreta ma capace di farsi notare come un dettaglio prezioso in ogni ambiente. Per scoprire la storia di Seppia abbiamo posto alcune domande al designer che l’ha creata. Ecco quello che ci ha raccontato.

Da dove arriva l’ispirazione per la collezione Seppia?

Il design di Seppia si può definire un “guizzo di vitalità”. Quando progettiamo un nuovo prodotto ci concentriamo prima sul carattere che il prodotto deve avere – in questo caso la forma che si ispira all’osso di seppia sembra veleggiare sul collo della maniglia, in un equilibrio instabile, quasi che spiccasse il volo – e il colore protagonista fa nascere un prodotto che incuriosisce, si fa notare.

Che tipo di ricerca è stata fatta sul colore? Che valore assume nel progetto d’interior?

Il colore ha un valore fondamentale nella vita dell’uomo, ne palesa i suoi stati d’animo, reagisce con il passare del tempo e delle stagioni. L’artista Fernand Léger affermava: “Il colore è un bisogno umano come l’acqua e il fuoco. È una materia prima indispensabile alla vita.”

Io condivido appieno questa affermazione, ed è la ragione dello sviluppo di Seppia, un prodotto che nasce con il colore: la forma organica della presa prende significato con il colore e ne diventa sua essenza.

Per quanto riguarda i colori abbiamo fatto un’analisi dello spettro e abbiamo individuato quelli che potevano essere più indicativi sia sulla fascia dei colori freddi, sia su quella dei colori caldi. In questo senso abbiamo individuato una palette di colori che non risentono della moda, realizzando con Frascio anche una sorta di quaderno dei colori.

Che tipo di studio ha richiesto il design della forma?

Ci si è concentrati sulla forma della presa, una forma ispirata all’osso di seppia che suscita empatia. La mano in questo caso non stringe una leva, ma accarezza la superficie leggermente curva, è come prendere in mano un sapone, suscita un contatto leggero, morbido, elegante.

In quali ambienti immagina che le maniglie Seppia possano trovare la loro collocazione ideale?

Seppia si adatta a tutti gli ambienti, ha un carattere versatile, la si può pensare bianca o nera per gli interni più tecnologici e raffinati oppure a colori per ambienti ecclettici, o ancora negli ambienti più eleganti con le sue colorazioni più profonde come il blu e l’ottanio. Una maniglia camaleontica che si fa vedere oppure si mimetizza.

Come nasce la collaborazione con Frascio?

Collaboriamo con Frascio dal 1980, abbiamo condiviso molti progetti e alcuni nati negli Anni 90 sono ancora in produzione, come la maniglia Soft, un vero best seller del mercato ancora oggi molto richiesta.

Frascio si è sempre distinta per la ricerca tecnologica, è stata la prima in Italia ad inserire il PVD in Italia nella produzione di maniglie. Lavorare da così tanto tempo insieme per noi è un privilegio, siamo approdati da Frascio in un’era analogica, oggi lavoriamo con la realtà virtuale.

Inoltre, la nuova direzione di Frascio ha dato un nuovo impulso al brand e il progetto Seppia si inserisce in questa nuova visione, che prevede un ventaglio di soluzioni realizzate pensando a differenti aree di mercato.