HomeDesignShowroom CRISTINA, l’emozione del miscelatore nel cuore di Brera

Showroom CRISTINA, l’emozione del miscelatore nel cuore di Brera

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È il miscelatore inteso come generatore di flussi inaspettati, attivatore di nuovi percorsi d’acqua, il protagonista del nuovo flagship store esperienziale progettato da Elisa Ossino Studio per il brand CRISTINA Rubinetterie in Via Pontaccio 8/10 a Milano: un luogo dove l’approccio emozionale supera la semplice percezione estetica e materica dell’oggetto per favorire l’interazione con il visitatore.

Con l’obiettivo di creare le condizioni per una comunicazione immediata e fortemente espressiva, Elisa Ossino ha lavorato sul progetto d’interior dello spazio, sviluppato su due livelli per 200 metri quadri totali nel quartiere Brera, rivoluzionando le modalità di esposizione.

In condivisione con l’azienda, volevamo creare un involucro estremamente materico, in cui la vibrazione della luce – componente per me fondamentale nella riuscita di un progetto – accompagnasse il riverbero dell’acqua” racconta la designer, che ha selezionato i materiali proprio sulla base di questo principio.

© Alberto Strada

Così, all’interno dello showroom, il travertino (spesso accostato all’acqua anche in antichità) caratterizza le vasche e alcune superfici verticali per poi abbinarsi a pareti a calce, i cui naturali chiaroscuri sono accentuati dalla finitura nello stesso tono di colore della pietra, lasciata quanto più naturale possibile, con taglio a sega o levigata.

D’altro canto, il cocciopesto dei pavimenti, scelto dopo una lunga ricerca e molte prove per misurarne le diverse granulometrie, presenta una grana sottilissima di straordinario effetto materico che lo pone in perfetta armonia con lo spazio, ottenendo così “una scatola monocromatica dove la vibrazione della luce è data dall’alternanza dei materiali naturali”.

Elisa Ossino sottolinea come anche l’architettura abbia avuto un valore notevole nella messa a punto del progetto: “Nel mio lavoro di interior designer cerco sempre la centralità dello spazio, in un gioco alternato di pieni e vuoti, di volumi semplici e chiari. Ho annullato in primo luogo le quinte che chiudevano le vetrine: un invito a entrare perché già dall’esterno si gode dell’ampiezza dell’ambiente e dell’animazione interna. Ho tenuto solo un setto centrale in vetrina per avvicinare al pubblico il racconto di un prodotto, creando due archi con imbotti di ferro cerato che, oltre a conferire una maggiore profondità all’ambiente, creano un cannocchiale visivo che termina in un’area doccia dedicata al relax e al benessere con un soffione funzionante, visibile anche dall’esterno”.

Lo spazio si sviluppa in maniera ordinata, presentando quattro nicchie a parete che espongono le serie più recenti e funzionanti dei miscelatori e delineando così un percorso ulteriormente arricchito dalle grandi vasche rettangolari sospese di travertino che hanno la funzione di grandi lavabi, simili a lavatoi. In un ambiente di questo tipo, è possibile muoversi in libertà, provare i prodotti e verificarne l’ergonomia senza concentrarsi unicamente sull’aspetto estetico.

© Alberto Strada

Scendendo al piano inferiore s’incontrano invece gli accessori e il completamento delle collezioni. Lo spazio è progettato nel segno della continuità rispetto al linguaggio utilizzato al primo piano, con l’utilizzo del travertino e delle vasche e una particolare attenzione al gioco di sfumature di colore, vera e propria ossessione della designer, che ama rielaborare l’identità dei materiali in modi inediti per valorizzare l’armonia generale degli ambienti.

Il concept è aperto e dinamico: sulle pareti perimetrali corre un’ampia varietà di referenze (a completamento delle collezioni) e di miscelatori da cucina, quest’ultimi installati in un’area stilizzata contraddistinta da un mobile con ante in legno cannettato. Il rigoroso layout è movimentato dalla presenza di due vasche tonde – davanti alla parete con le proposte doccia – e di quattro lavabi che presentano le soluzioni freestanding.

Un’area circoscritta è inoltre dedicata all’abaco di soluzioni termostatiche.

Attraverso la riscrittura dei codici che tradizionalmente definiscono l’idea di spazio espositivo, CRISTINA Rubinetterie propone dunque a clienti e visitatori un flagship store di grande impatto, la cui natura si sovrappone a quella di un’installazione, pensata per valorizzare l’esperienza del prodotto anche attraverso mostre ed eventi esclusivi a cui quest’autunno sarà impossibile mancare.

Tra questi, si segnala in particolare la mostra ICONS OF ARCHITECTURE, che nel mese di ottobre, in occasione di Milano Photofestival, porterà in showroom la grande fotografia d’architettura grazie alla collaborazione con Matrix4Design e URBAN Photo Awards. Presto saranno disponibili tutti i dettagli. Nel frattempo, a partire dal 5 settembre lo showroom CRISTINA Brera ha riaperto i battenti dopo la pausa estiva: visitarlo è un ottimo modo per celebrare il rientro, in vista di un anno all’insegna del design di qualità.