Contaminazione creativa, ibridazione delle competenze, multidisciplinarietà. All’interno dello studio RIOS, collettivo internazionale di progettazione con base a Los Angeles, il design non conosce confini, perché solo superando le convenzioni è possibile immaginare nuovi mondi.
Accade così che all’interno di uno studio di architettura si trovino a lavorare fianco a fianco non solo architetti ma anche paesaggisti, urbanisti, interior e product designer, esperti di video, grafica e segnaletica, tutti impegnati nella sfida di progettare spazi innovativi, siano essi edifici pubblici o commerciali, complessi residenziali o strutture alberghiere, uffici o giardini.
Ogni progetto nasce da uno studio attento del contesto al quale è destinato, tenendo sempre in gran conto la componente umana: secondo RIOS, infatti, il design ha senso solo se mette in contatto le persone tra loro e con il mondo, amplificando e potenziando le esperienze da vivere.
Anche per questo motivo tra i valori che meglio descrivono la filosofia progettuale di RIOS ci sono parole evocative come gioia, inclusività, audacia, originalità, sintonia e resilienza, termini che rimandano all’universo delle emozioni e delle relazioni umane prima ancora che al design e all’architettura.
E così quando queste parole si trasformano in fatti concreti nascono progetti d’avanguardia come il Campus di Spotify a Los Angeles, un workplace versatile e polifunzionale; il Downtown Park di Palm Springs, un’autentica oasi urbana; il Modern Bungalow, ossia l’abitazione del Creative Director di RIOS Mark Motonaga tra lifestyle e natura; il Lawrence J. Ellison Institute for Transformative Medicine di Los Angeles, centro di ricerca contro il cancro in cui il benessere delle persone si coniuga con il senso di scoperta e l’eccellenza nelle cure; gli Echelon Studios di Hollywood, un vero e proprio villaggio creativo destinato alla produzione di contenuti per l’intrattenimento. E se ne potrebbero citare molti altri.
Benché lo studio abbia sedi a Portland, Londra, Boulder, Austin e Singapore, martedì 28 febbraio alle ore 18 Matrix4Design si recherà virtualmente proprio là dove tutto è cominciato: visiteremo infatti il quartier generale di RIOS a Los Angeles in compagnia degli architetti italiani CarloMaria Ciampoli e Simone Lapenta, che racconteranno alla giornalista Laura Ragazzola come sono diventati parte integrante della squadra dello studio californiano, facendoci scoprire nuovi progetti e svelandoci inediti “dietro le quinte”.
Con Due (architetti) italiani a… Los Angeles torna così anche nel 2023 la rassegna di Virtual Tour Un (architetto) italiano a… organizzata da Matrix4Design con la consolidata collaborazione di Superstudio e dell’Ordine degli Architetti di Varese. Per non perdervi la prima puntata dell’anno, è sufficiente registrarsi a questo link. Vi aspettiamo!
