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Architect@Work Milano, torna in città l’appuntamento con aziende e progettisti

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Dopo un anno di pausa a causa della pandemia, torna finalmente a Milano Architect@Work, la kermesse internazionale che mette in contatto le aziende e i professionisti del progetto nel segno dell’innovazione. L’edizione 2021 è dunque l’edizione del rilancio, l’occasione in cui tornare a incontrarsi dal vivo, per aggiornarsi reciprocamente e sviluppare nuove prospettive, con l’ulteriore potenziale determinato da una dimensione digital dalla quale ormai non è più possibile prescindere. A partire dal tema “Ossigeno”, mai così attuale, l’obiettivo è proprio quello di dare nuovo respiro al mondo del progetto, come ci racconta la Project Manager di Architect@Work Annalisa Grossi in questa intervista esclusiva.

La prossima edizione di Architect@Work Milano si annuncia come l’edizione della ripartenza. Che cosa vedremo?

Prima di tutto troverete 190 espositori entusiasti. Sono tante aziende, grandi e piccole, che operano nei diversi settori legati al mondo dell’architettura e delle costruzioni. Ad accomunarle è l’impegno costante verso prodotti e materiali di qualità e una forte spinta all’innovazione. Per tutti loro, così come per noi, tornare ad incontrare i clienti dal vivo è un’opportunità molto attesa.

Come sempre, poi, ci saranno il format unico di ARCHITECT@WORK e tutti i contenuti extra pensati per ispirare i professionisti e offrir loro uno spazio condiviso dove fare rete: gli allestimenti curati nei dettagli, il catering gratuito, un interessante programma di seminari con crediti formativi.

Il tema di quest’anno sarà “Ossigeno”. Perché l’avete scelto?

Il tema era stato scelto per l’edizione 2020 che purtroppo alla fine non si è potuta svolgere. Lo abbiamo mantenuto per il 2021 perché riteniamo che sia davvero molto attuale. “Ossigeno” è ripensare gli ambienti di lavoro per consentire maggiore distanza tra le persone senza farle sentire lontane, “ossigeno” è integrare il verde nelle facciate, “ossigeno” è una città che respira, dove la scelta dei materiali e dei processi produttivi diventa sempre più attenta e ragionata. Ognuno dei relatori che interverranno ad ARCHITECT@WORK darà la sua personale interpretazione di questo concetto, mentre la mostra Ossigeno, architettura e materiali presenterà alcuni esempi di come l’industria manifatturiera stia affrontando queste tematiche.

Come affronterete la necessità di conciliare fisico e virtuale in una fase che si può ancora definire di transizione?

A partire dallo scorso autunno, gli eventi di ARCHITECT@WORK sono stati potenziati da una nuova dimensione virtuale: è nata A@W Digital, una piattaforma on-line che “espande” la manifestazione fuori dai limiti dello spazio e del tempo della sua forma fisica. Chi si registra per partecipare ad ARCHITECT@WORK potrà visualizzare i prodotti esposti e seguire i seminari in programma anche digitalmente, fino a due settimane dopo l’evento. Ma tengo a dire che si tratta appunto di un’aggiunta. Per noi ARCHITECT@WORK è e rimane un format pensato per l’incontro dal vivo tra imprese e professionisti; il contatto face-to-face e la possibilità di toccare con mano le novità di prodotto sono insostituibili.

Pronti a partecipare?