HomeArchitetturaBiofilia: il futuro dell’ufficio. Kengo Kuma e Europa Risorse presentano Welcome

Biofilia: il futuro dell’ufficio. Kengo Kuma e Europa Risorse presentano Welcome

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Lo scorso 11 gennaio, nella sede milanese di Assolombarda, si è svolta una conversazione sull’ufficio del futuro. Un argomento apparentemente sfuggente che tuttavia ha assunto una speciale concretezza: protagonista del discorso è stato infatti Welcome, feeling at work, il pionieristico complesso uffici fondato sui principi della biofilia che nel giro di un paio d’anni sorgerà nella zona del Parco Lambro di Milano grazie all’investimento di Europa Risorse e al progetto del blasonato studio di architettura giapponese Kengo Kuma & Associates.

L’occasione per parlarne è stata la presentazione dell’indagine su “I nuovi luoghi di lavoro” realizzata da Nomisma e incentrata sulle qualità fondamentali richieste all’ambiente di lavoro contemporaneo per salvaguardare e potenziare il benessere psicofisico dei dipendenti.

Tra i valori più importanti emersi dalla ricerca, che ha coinvolto i responsabili HR di 10 imprese e 500 lavoratori dell’area metropolitana milanese, spicca la sostenibilità ambientale e sociale e dunque la necessità di lavorare in uffici sempre più biofilici, ossia in grado di garantire l’integrazione dell’uomo con la natura: luoghi confortevoli dove respirare aria pulita e godere della luce del sole, dai quali deriva una maggiore soddisfazione delle persone impiegate e un consistente aumento della loro produttività.

Il progetto Welcome sposa alla perfezione questa visione: nata innanzitutto come una grande opera di riqualificazione di un’ex area industriale, la struttura comprenderà uffici, auditorium, spazi di co-working, hall per incontri di lavoro, ristoranti e lounge, negozi, un supermercato, un’area wellness, spazi per eventi temporanei e mostre.

A fare da fil rouge è proprio la natura, presente in ogni parte del complesso: la Piazza, ricca di vegetazione e circondata da dolci colline; le Corti open air, destinate agli incontri di lavoro informali; le Terrazze, con orti, giardini e camminamenti; le Serre, speciali luoghi di lavoro e di svago al tempo stesso. Il tutto vivibile all’insegna della permeabilità e dell’accessibilità ma anche delle emissioni zero, delle energie rinnovabili, del controllo dei consumi e del recupero dell’acqua.

50.000 metri quadri di GLA in sei volumi stratificati, ruotati e intrecciati tra loro, digradano come anfiteatri naturali verso il Parco, strutturandosi su tre soli materiali: calcestruzzo per le fondamenta e l’interrato, acciaio e legno per tutto il resto. L’ufficio biofilico è tutto qui: una formula green semplice e vincente, come ci ha raccontato Yuki Ikeguchi, Partner di KKAA.

 

Del resto, come rilevato dall’indagine di Nomisma, i cambiamenti della società non possono più attendere: il mondo del lavoro deve aggiornarsi di conseguenza, specialmente dopo l’accelerazione imposta dalla pandemia. Lo sottolinea anche Antonio Napoleone, Presidente di Europa Risorse e primo sostenitore del progetto, citando tra le altre cose anche la rapidità dei tempi di costruzione garantita proprio dall’uso di tecnologie di prefabbricazione innovative applicate a materiali sostenibili.

 

 

Eppure, i motivi per i quali Welcome è destinato a rivoluzionare il paradigma del workspace per come lo conosciamo non finiscono qui. A rendere ancora più all’avanguardia il progetto contribuisce la Fabbrica dell’Aria ideata dal botanico Stefano Mancuso con il team di ricerca PNAT: un dispositivo di purificazione dell’aria negli spazi interni fondato sull’attività biologica delle piante e sul loro potere benefico. È lo stesso Mancuso a raccontarcene il funzionamento più nel dettaglio.

 

A suggellare l’importanza di Welcome, feeling at work come modello imprescindibile per gli spazi di lavoro del futuro sono infine le parole dello stesso Kengo Kuma, pioniere dell’architettura organica e autorità mondiale nel campo della progettazione biofilica:

Sino ad oggi, la direzione intrapresa dall’architettura è stata quella di rescindere il rapporto tra uomo e natura. In futuro, il ruolo delle costruzioni sarà quello di connettere i due mondi, esattamente come avviene in Welcome Milano, dove l’architettura propone modi di lavorare e stili di vita nuovi.”